Le campagne del Cagliaritano continuano a fare i conti con i danni del maltempo che a metà agosto si è abbattuto sul territorio, situazione resa ancora più grave dagli incendi che hanno continuato a minacciare aziende e famiglie. Dopo gli appelli di Coldiretti Cagliari per l’attivazione di misure straordinarie, arriva una prima risposta concreta dalla politica: il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha infatti presentato una proposta di legge, con primo firmatario il vicecapogruppo e sindaco di Barrali, Fausto Piga, che prevede fondi a favore di famiglie e aziende agricole danneggiate.

«Si tratta di un passo che apprezziamo – sottolineano Giorgio Demurtas e Giuseppe Casu, presidente e direttore di Coldiretti Cagliari – perché riconosce la gravità della situazione e mette al centro della politica regionale il bisogno di dare risposte chiare e rapide come abbiamo chiesto. Bene anche la richiesta su procedure burocratiche snelle, perché troppo spesso le risorse restano bloccate nei meandri della macchina amministrativa. È invece fondamentale che le risorse siano adeguate a ristorare i danni su colture, strutture danneggiate come serre e ricoveri aziendali e che arrivino il più velocemente possibile nelle tasche dei legittimi beneficiari: agricoltori, allevatori e famiglie già allo stremo».

Nei giorni immediatamente successivi agli eventi atmosferici estremi – con piogge torrenziali e grandinate che hanno distrutto vigneti, oliveti, foraggere e ortaggi nei territori di Monastir, Pimentel, Barrali, Senorbì e in tutta l’area vasta di Cagliari – Coldiretti aveva denunciato perdite gravissime: colture annientate, serre e macchinari compromessi, foraggere distrutte con conseguenze dirette sugli allevamenti. Danni che, come ricordato dall’associazione «in molti casi corrispondono a un intero anno di lavoro e che rischiano di minare la sostenibilità economica delle aziende nel medio periodo».

La proposta di legge, evidenzia Coldiretti Cagliari, va nella giusta direzione: «Abbiamo sempre chiesto che la politica sappia garantire risposte concrete e veloci – proseguono Demurtas e Casu – e che la macchina amministrativa sia messa nelle condizioni di accelerare il più possibile. I nostri agricoltori e allevatori non possono aspettare mesi: hanno bisogno subito di liquidità per ripartire e non vedere compromesso definitivamente il futuro della propria attività».

(Unioneonline)

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