"È essenziale che la 195 riapra il prima possibile".

Così il governatore Francesco Pigliaru, in visita oggi nelle zone più colpite dall'ondata di maltempo che ha messo in ginocchio il Sud Sardegna.

A cominciare dal tratto della Statale nel territorio di Capoterra collassato a causa dei nubifragi, scoperchiando una voragine.

"Si è iniziato a lavorare non appena le piogge l'hanno permesso, dal primo minuto utile", ha spiegato Pigliaru. Aggiungendo: "L'Anas conferma che concluderà in pochi giorni. Cosa che ci auguriamo, perché conosciamo bene l'urgenza e la rilevanza della 195 per tutte le persone che abitano in questa parte della Sardegna. Da parte nostra, continueremo a monitorare da vicino la situazione".

Anche l'Anas, per voce di Valter Bortolan, responsabile del compartimento Sardegna, rassicura sul fatto che la carreggiata dovrebbe essere rimessa in sesto entro martedì prossimo.

"Tre i cantieri aperti", sottolinea la Regione (che ieri ha proclamato lo stato d'emergenza). "Si procede con la ricostruzione del rilevato stradale e delle protezioni spondali dei manufatti idraulici. Alcuni dei quattro punti dove il rilevato è stato asportato sono stati già ripristinati e seguirà la realizzazione della nuova pavimentazione stradale".

E mentre si piange Tamara Maccario, la donna morta ad Assemini, e ancora si cerca il pastore campano disperso a Castiadas, continua il calcolo dei danni economici.

Secondo Confartigianato le interruzioni alla viabilità hanno penalizzato oltre 4.500 imprese di tutti i settori produttivi, mentre la Coldiretti, per ciò che concerne l'ambito agricolo, parla già di un conto da "milioni di euro", sollecitando le istituzioni a creare una "task force" per venire incontro alle esigenze di coltivatori e allevatori pesantemente colpiti dall'ennesima catastrofe naturale.

(Unioneonline/l.f.)

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