La bandiera rossoblù l'ha tenuta in casa per oltre  50 anni. Per tanto tempo, non è mancato agli appuntamenti del Cagliari con Gigi Riva in campo. Attilio Soldi avrebbe compiuto 102 ad agosto. È morto serenamente nella sua abitazione circondato dall'affetto dei familiari e col Cagliari sempre nel cuore. Ogni occasione per lui era buona per indossare la maglia rossoblù. Lo ha fatto anche lo scorso agosto per festeggiare il suo 101esimo compleanno. Aveva parlato del suo passato e del suo amore per il Cagliari. «Sono ancora arrabbiato per la retrocessione», aveva detto allora. «A Venezia era stato quasi un suicidio».

Soldi ha sposato Maria Cinus, oggi 79enne, 62 anni fa: un matrimonio felice con quattro figli, nipoti e pronipoti.

Caporal maggiore durante e dopo la Seconda guerra mondiale, vanta un curriculum davvero straordinario: è stato anche protagonista di un conflitto a fuoco con il bandito siciliano Salvatore Giuliano. Dopo la vita militare Attilio Soldi è tornato a Sinnai nel 1946.

Ha fatto il muratore a Carbonia, a Genuri ha lavorato nella costruzione della chiesa, a Tuili e Setzu nella realizzazione delle scuole.
«Nel 1958 -  ricordava il centenario - acquistai la prima betoniera da 400 litri Cipriani a motore a petrolio. Tanti i muratori e impresari, che oggi non ci sono più, ebbero la betoniera in prestito gratuito per eseguire le loro opere. Ho anche costruito tantissimi forni sardi: molti sono ancora funzionanti. In tutto questo ha anche trovato il tempo per lo sport». 

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