Il giudice dell'udienza odierna non è il titolare del procedimento, che dunque non può essere aperto.

Così il processo che deve ricostruire le eventuali responsabilità di quanto accaduto a Letizia Trudu, la bambina uccisa dalle eliche di uno yacht a Santa Margherita di Pula nell'estate 2015, è stato subito rinviato al 18 gennaio per la formale apertura del dibattimento.

Sotto accusa per omicidio colposo sono finiti Andrea Trudu e Maurizio Loi, rispettivamente padre della piccola vittima e comandante dello yacht.

In base alla ricostruzione investigativa, alle 17,30 del 9 luglio di due anni fa il Thor II, sul quale Loi faceva salire alcuni ospiti per dirigersi verso le calette e poi tornare indietro, arrivato davanti al condominio di viale Delle Sirene aveva puntato la prua verso il largo, e la poppa verso la spiaggia, a una distanza dalla riva inferiore a quella imposta dalle normative: una vicinanza utile forse per far sì che i passeggeri potessero rientrare a terra con maggiore sicurezza e velocità.

Proprio in quel momento era accaduta la disgrazia: Letizia Trudu, ospite a bordo, si era buttata in acqua ed era stata colpita e uccisa dalle eliche.

La Procura contesta al padre della bimba di aver intimato alla figlia di buttarsi in acqua.

Loi inoltre deve rispondere della violazione di una serie di norme della navigazione.

IL RINVIO A GIUDIZIO:

LA TRAGEDIA:

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