È un tecnico esperto in conseguenze dei terremoti, ma (paradossalmente) viene da una regione con rischio sismico molto basso.

Stefano Stella, geometra 43enne di Dolianova, gira l'Italia nelle zone colpite dai terremoti: è stato a Foligno, Cascia, Norcia, Amatrice, e nei prossimi giorni raggiungerà Ischia.

In cosa consiste il suo lavoro?

"Il mio compito è quello di valutare, sul posto, l'entità dei danni provocati dal sisma. Vado all'interno dei fabbricati e faccio tutte le verifiche del caso".

Come ha cominciato?

"Dopo gli studi all'istituto per geometri di Senorbì ho avviato la libera professione. Poi, in occasione degli eventi eccezionali del 2016, l'ordine nazionale ha convocato i geometri disponibili a effettuare una breve formazione, infine ha selezionato i più validi e li ha inviati nei luoghi colpiti dalle scosse".

In quali è stato mandato?

"Prima a Rieti, per l'inserimento dei dati dei fabbricati in un terminale: durante i sopralluoghi vengono compilate le schede con le informazioni, e io ero addetto alla registrazione; poi a Foligno per programmare gli interventi, a Cascia e Norcia sono proprio entrato nelle abitazioni per verificarne i dati strutturali; ad Amatrice ho chiuso io le ultime attività di volontariato a supporto del Comune, a luglio".

Cos'ha trovato?

"Oltre al lato professionale, c'è il gran peso di quello umano: spesso, con noi tecnici, nelle case c'erano anche i proprietari, che raccontavano la loro tragedia. Molti di loro hanno perso tutto e ancora sono alloggiati in casette o nelle tende".

Cosa farà a Ischia?

"Ancora non so cosa troverò, so che ci sono circa mille edifici da controllare, ci vorranno almeno 10 giorni".

Il rischio è passato?

"Non proprio, perché statisticamente dopo la grande scossa, trascorso circa un mese se ne verificano altre".

L'errore della magnitudo, prima 3.6 poi 4, a cosa è dovuto?

"Direi no comment. Ma devo spiegare che dalla valutazione della magnitudo dipendono varie attività, in parte anche i rimborsi che lo Stato mette in atto".

La valutazione chi la fa?

"Tecnici come me, siamo noi a stilare il dato finale perché dall'esame delle lesioni possiamo ricavare la magnitudo esatta".

Amatrice verrà ricostruita?

"No, verranno mantenute le chiese e gli edifici storici, ma nulla verrà ricostruito nel vecchio borgo".

Perché è crollata completamente?

"Per il sistema con cui le case sono state costruite: con pietre tondeggianti e non squadrate; le forti scosse hanno fatto venire giù tutto. Inoltre quando ci sono state ristrutturazioni nel recente passato è stato usato il cemento armato, che ha avuto l'effetto contrario. Invece di rinforzare ha ulteriormente appesantito le strutture".

La Sardegna è davvero fuori dal rischio sismico?

"Assolutamente sì. Si trova su una faglia diversa rispetto a quella che coinvolge quelle di Amatrice e Arquata, per esempio, dove una parte spinge verso nord e una verso l'Adriatico. Noi siamo proprio a rischio zero".

LE IMMAGINI:

Stefano Stella al lavoro
Stefano Stella al lavoro
Stefano Stella al lavoro
Un sopralluogo
Un sopralluogo
Un sopralluogo
Un'auto distrutta dalle macerie cadute da un palazzo durante una scossa
Un'auto distrutta dalle macerie cadute da un palazzo durante una scossa
Un'auto distrutta dalle macerie cadute da un palazzo durante una scossa
Un edificio danneggiato
Un edificio danneggiato
Un edificio danneggiato
Attività di sopralluogo
Attività di sopralluogo
Attività di sopralluogo
Stefano Stella
Stefano Stella
Stefano Stella
I danni di un terremoto
I danni di un terremoto
I danni di un terremoto
Abitazioni danneggiate
Abitazioni danneggiate
Abitazioni danneggiate
Macerie dopo un terremoto
Macerie dopo un terremoto
Macerie dopo un terremoto
Una valutazione di una crepa
Una valutazione di una crepa
Una valutazione di una crepa
Un crollo
Un crollo
Un crollo
Amatrice: l'orologio fermo all'ora del terremoto
Amatrice: l'orologio fermo all'ora del terremoto
Amatrice: l'orologio fermo all'ora del terremoto
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