Vicky si sfoga. Non solo per se stessa ma per tutti quelli che, come lei, ancora nel 2017 vengono discriminati per il loro orientamento sessuale.

Vittoria Silvia Crobu, transgender 27enne di Assemini, venerdì scorso ha denunciato sui social di essere stata aggredita verbalmente mentre viaggiava su un pullman del Ctm: "Vivo la mia vita alla luce del sole», spiegava, «ma sono sempre insultata, sorrisini ovunque e da chiunque, parolacce pesanti. La transizione non vuol dire essere prostituta o cose del genere, è un percorso difficile e doloroso, spero che qualcuno capisca".

Agli insulti non ha reagito, spiega adesso, "perché non mi abbasso al livello degli ignoranti. Quello che voglio non è denunciare l'episodio che mi ha visto protagonista ma le aggressioni, anche fisiche, di cui spesso sono vittime gli appartenenti alla comunità lgbt".

Non ha mai subito violenze fisiche ma la sua vita non è rose e fiori: "Già a sei anni, quando ancora ero Christian, non sentivo di essere un uomo: ero imprigionata in un corpo non mio, avevo tendenze femminili, come nel caso degli abiti. Così si nasce, non si diventa. A 20 anni ho cominciato il percorso, ora sono una donna in transizione. Da allora sono costretta a convivere con gli insulti, molti mi chiedono se mi prostituisco, veniamo scambiati per travestiti. Non sopporto e mi delude il fatto che gli insulti arrivino da miei coetanei o ragazzi più piccoli: pur essendo giovani dimostrano una chiusura mentale impressionante. Ai tempi della scuola qualcuno mi prendeva in giro ma avevo tanti amici".

"SIAMO TUTTI ESSERI UMANI" - Nonostante tutto, Vicky vive come tutti i suoi coetanei: "In famiglia hanno accettato il mio orientamento. Ho avuto relazioni sentimentali importanti con persone che mi hanno amata per quella che sono, senza giudicarmi. Sogno un giorno di sposarmi, trovare un lavoro e realizzarmi".

Come eliminare l'omofobia?

"Facendo capire ai più piccoli che siamo tutti esseri umani indipendentemente dall'orientamento sessuale. Bisogna partire dai diritti: la legge sulle unioni civili va bene ma non ci garantisce le opportunità delle coppie 'normali'. Sono favorevole ai matrimoni in chiesa e alle adozioni di figli da parte delle coppie omosessuali, l'importante è l'amore. Inoltre occorre eliminare le etichette: siamo persone".

SOLIDARIETÀ - La ragazza ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà.

Tra questi quello del sindaco Mario Puddu: "Mi dispiace per l'accaduto, così come per ogni episodio di razzismo. Teniamo la guardia alta e siamo molto sensibili e in prima linea alle manifestazioni contro l'omofobia, tema fondamentale. La mamma degli idioti è sempre incinta ma in generale Assemini è una città tollerante. In ogni caso, venire discriminati per il proprio orientamento sessuale nel 2017 è inaccettabile".

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