Centinaia di persone si sono riunite questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Pula per tributare l'ultimo saluto ad Alessandro Mantovani, il barista venticinquenne morto venerdì scorso dopo essere caduto dalla sua moto, lungo la Strada statale 195.

Un intero paese si è stretto attorno ai familiari, per cercare di lenire un dolore insopportabile. Impossibile trovare un posto libero all'interno della chiesa: in tantissimi si sono riversati sul sagrato e sulla strada adiacente per ascoltare la messa diffusa dagli altoparlanti.

Prima del rito funebre, gli amici, dall'altare, hanno letto dei messaggi carichi di dolore per ricordare quel ragazzo con la passione irrefrenabile per le moto.

Il parroco, don Marcello Loi, ha ricordato un episodio che aveva messo in luce la cordialità e la bontà d'animo del giovane centauro, poi ha lanciato un appello agli amici, affinché possano donare agli altri i sorrisi e i gesti d'amicizia che offriva loro Alessandro.

All'uscita dalla chiesa decine di palloncini bianchi e azzurri volano verso un cielo che minaccia pioggia; poi inizia l'ultimo viaggio di Alessandro verso il cimitero che si trova sulla strada per il mare, che chissà quante volte aveva percorso in sella alla sua moto.

L'INCIDENTE:

© Riproduzione riservata