Il progetto per l'installazione, nell'agro dei Comuni di Sinnai e Maracalagaonis, di un parco composto da 17 generatori, non piace proprio a nessuno: le sezioni della Coldiretti dei due centri hanno espresso un no fermo e chiaro.

Il presidente di Coldiretti di Maracalagonis Giuseppe Farci: «La tutela dei nostri territori è una battaglia che ci deve vedere tutti uniti. Su questo progetto ci sono ingenti ritorni economici per chi lo gestisce, ma poco o nulla per le comunità locali lasciate estranee a qualsiasi decisione sul proprio futuro energetico, e sulla gestione di questi terreni altamente votati all'agricoltura, in particolare vigneti di pregio certificati DOC e un consistente patrimonio uliveti, alcuni dei quali secolari».

Alessandro Cocco, presidente della Coldiretti di Sinnai: «Le energie rinnovabili possono essere il futuro solo se i progetti sono condivisi con le comunità locali, avere una Sardegna ‘green’ è auspicabile, ma solo a fronte di un progetto strutturato che parta dalle aree compromesse e non votate all’agricoltura o ad altro modello di sviluppo scelto dai territori.

«Non bisogna poi dimenticare – aggiunge Pierluigi Ferreli di Coldiretti – che all'installazione delle pale, se realizzata, seguirà l'installazione dei cavi sino alla centrale di Selargius che causerà ulteriori danni alle aziende che operano nel territorio».

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