Il Marina Café Noir, storico festival della letteratura e dell’impegno civile, lascia Cagliari. Una decisione che ha sorpreso molti e che ha spinto il centrosinistra cittadino a lanciare un appello all’associazione Chourmo, per riaprire un dialogo e (magari) cambiare idea.

In un comunicato diffuso oggi, la maggioranza ha espresso «profondo rammarico» per l’addio della rassegna, definita «parte della storia culturale di Cagliari, capace di intrecciare letteratura, partecipazione e impegno civile, dando visibilità alla città in Italia e all’estero».

Il festival, dopo oltre vent’anni di attività nel capoluogo, è ora alla ricerca di nuove piazze e amministrazioni pronte ad accoglierlo. Una notizia che, ammettono dal centrosinistra, «sorprende, soprattutto in un anno in cui l’Amministrazione ha triplicato le risorse destinate ai bandi culturali, rafforzando il sostegno ad associazioni e operatori».

Resta però la consapevolezza delle difficoltà strutturali: «Sappiamo che, spesso, la volontà politica e le procedure amministrative non viaggiano alla stessa velocità. Ma questo non deve diventare un alibi», scrivono gli esponenti della maggioranza, assumendosi «pienamente le proprie responsabilità».

L’obiettivo ora è riprendere il confronto con gli organizzatori per evitare che la città perda definitivamente uno dei suoi appuntamenti simbolo. «Crediamo che la cultura sia un terreno di costruzione collettiva, il luogo in cui una comunità si riconosce e cresce. La cultura – conclude la nota – non è un palcoscenico per la propaganda, ma un bene comune da difendere e coltivare insieme».

(Unioneonline/v.f.)

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