I primi 41 bis a Uta a febbraio, Zedda: «La Sardegna faccia sentire la sua voce»
Il sindaco della Città Metropolitana: «Alto rischio infiltrazioni e nessuna risorsa in più»Video di Andrea Sechi
Sono previsti a metà febbraio i primi arrivi dei 92 detenuti in regime di “41 bis” nel carcere di Uta. Un trasferimento che ha messo in allarme tutte le istituzioni locali, dai parlamentari al comune di Uta, passando per la Regione. Sul tema è intervenuto anche il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari, Massimo Zedda: «La Sardegna deve far sentire la sua voce», dice.
Zedda avverte dell’esistenza di «un problema molto serio di rischio di infiltrazione nell'ambito del nostro territorio. L'appello, e l'abbiamo rivolto anche alle parlamentari e parlamentari sardi, è di far sentire la voce della Sardegna e la loro voce in seno al Parlamento contro questa decisione».
Il sindaco sottolinea che «non abbiamo ricevuto neanche finanziamenti aggiuntivi e garanzia di supporto, con un eventuale potenziamento degli organici delle forze dell'ordine».