A Settimo San Pietro si respira aria di festa: la quattordicesima edizione del Festival della Malvasia sta registrando un’ottima partecipazione di pubblico e un forte entusiasmo da parte dei visitatori. L’iniziativa è promossa dal Comune di Settimo San Pietro, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

«Il Festival della Malvasia rappresenta per Settimo San Pietro molto più di un evento: è una testimonianza viva delle nostre radici contadine e dell’identità di una comunità che ha sempre avuto un legame profondo con la terra e con la produzione del vino – afferma il sindaco Gigi Puddu –. Oggi questa manifestazione è anche un motore di promozione e crescita, capace di valorizzare un prodotto d’eccellenza e di generare nuove opportunità per i produttori locali e per tutto il territorio».

«Negli ultimi anni – prosegue Puddu – abbiamo visto crescere l’attenzione verso la qualità e l’autenticità dei vini. La Malvasia di Settimo, pur restando una produzione di nicchia, ha tutte le carte in regola per diventare un marchio riconosciuto a livello regionale, unendo in un’unica esperienza cultura, turismo e tradizione».

La prima giornata di venerdì 24 ottobre è stata un piccolo successo di pubblico e ha inaugurato nel migliore dei modi la tre giorni dedicata al vino simbolo del paese. L’inaugurazione ufficiale nella Casa Dessy, seguita dall’apertura della mostra fotografica “Genti Settimesa” di Claudio Mura e del Gruppo Folk Santa Lucia, ha richiamato numerosi visitatori. Più di 200 partecipanti hanno invece preso parte all’evento Malvasia Cocktail Experience, curato da Cristian Mura dell’Emme Cocktails Cagliari, un percorso sensoriale che ha reinterpretato la Malvasia in chiave mixology, e accompagnato  il numeroso pubblico all’appuntamento serale, il concerto di Nicola Agus, che ha incantato il pubblico con le sue atmosfere evocative.

Oggi 25 ottobre invece, il centro storico di Settimo San Pietro si è trasformato nel cuore della 14 edizione del Festival della Malvasia, con un ricco programma di degustazioni, percorsi del gusto, mostre, musica e tradizione. La mattina si è aperta con il convegno “Arrexonendi”, curato dall’Associazione Archeoculturale Jenna Arcana, seguito dal convivio “Su Cumbidu a S’Antiga”, che ha rievocato l’antico spirito comunitario delle feste di paese.

Nel pomeriggio, il centro storico  ha preso vita alle 17  con l’apertura delle antiche case campidanesi e dei magasinusu (Casa Musiu, Casa Pilleri/Corgiolu, Casa Baldussi, Casa eredi Pietro Dessì, l’Antico Molino Mascia, Casa Dessy e l’Ex Ludoteca) con degustazioni di Malvasia, piatti tipici, musica e mostre. Grande affluenza anche al Mercato dei sapori e delle tradizioni locali, con espositori e artigiani provenienti da diverse zone dell’isola. Molto partecipata e apprezzata dai più giovani l’animazione per bambini nel parco di Casa Dessy.
La serata continuerà con nelle prossime ore con le esibizioni itineranti del gruppo Balla Sardigna e della Seuinstreet Band. Alle 20.30, da non perdere, la premiazione del concorso “Malvasia d’eccellenza”, che incoronerà le migliori etichette del 2025.

Domani, domenica, la giornata conclusiva di Malavaxa, Festival della Malvasia sarà un tributo alla memoria, alla festa e alla comunità di Settimo San Pietro.

Alle 10, in via Gramsci, si svolgeranno le finali del torneo “La Rete della Malvasia”, seguite alle 11:00 dalla visita guidata al Museo Etnografico Casa Ligas-Uda,un occasione per scoprire e ammirare ricami e i tessuti che caratterizzano l’abito tradizionale settimese. Alle 13, nei magasinusu, le associazioni locali proporranno un pranzo a base di piatti tipici, mentre nel pomeriggio, dalle 15, Casa Dessy ospiterà la presentazione dei lavori realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Settimo San Pietro per il concorso “La mia Festa della Malvasia”, con laboratori curati da Laura Farneti. A chiudere il Festival, alle 16, sarà l’ormai tradizionale Palio delle botti.

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