C’è chi in Sardegna lo ha già acceso tra il 16 e il 17 gennaio, ma a Esterzili “Su fogu ‘e Sant’Antoni”, il falò in onore di Sant’Antonio Abate – uno dei Santi più invocati nell’Isola- arderà sabato sera.

Gli esterzilesi si riuniscono a Gecas e intorno al fuoco si scambiano il vino e il cibo preparato per l’occasione. Una ricorrenza molto sentita, simbolo di aggregazione e condivisione, il cui confine tra pagano e cristiano si fonde sino a perdersi. “Sant’Antoni ‘e su fogu” è la festa che in paese dà il via alle feste locali per il prossimo anno e al Carnevale che durerà poche settimane.

Da giorni, gli esterzilesi preparano la legna che, sabato mattina, lasceranno davanti all’uscio di casa. Sarà poi il comitato a raccoglierla e portarla in piazza per accendere, la sera, il falò al centro della piazza. Il cerimoniale inizia alle 18. Don Alfredo Diaz, in processione fa, tre volte, il giro del fuoco benedicendolo prima dell’accensione. Mentre i componenti del Comitato preparano la cena per tutta la comunità a base di cinghiale e pecora, vino rosso, pane fatto in casa e dolci sardi, si accompagnati dall’organetto di Lamberto Lai si balleranno i balli della tradizione sarda.

Dalla mezzanotte, invece, spazio al dj set di Emiliano offerto dai giovani del paese. La festa viene organizzata dai cinquantenni, quest’anno quindi la leva del 1974, insieme ai gruppi di caccia locali con l’aiuto delle associazioni.

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