«Ho evitato due auto ferme in mezzo alla strada e non ho travolto quel ragazzo», dice il giovane al volante della Polo. «Ho visto la Polo investire Edoardo Visconti», riferisce però ai carabinieri un testimone della tragedia avvenuta domenica alle sei del mattino sulla Provinciale per Villasimius: «Le altre due auto sono giunte dopo, non prima». Vacilla la ricostruzione di Lorenzo Cireddu, 21 anni, di Villasimius, al volante della Polo su cui viaggiava anche un cugino e coetaneo del cagliaritano morto mentre tornava a piedi in paese dopo una nottata in discoteca.

Indagini scientifiche

Ieri, al Policlinico di Monserrato, è stata fatta l'autopsia sul corpo di Visconti, i cui funerali si celebrano domani alle 18 all'Annunziata. Serviranno novanta giorni di esami. Si dice che la Polo condotta da Cireddu non avesse segni di collisione, ma manca un altro responso: il tasso alcolemico del 21enne simiese, indagato per omicidio stradale. Quel dato sarà importante anche per dimostrare un'eventuale confusione nei ricordi di Cireddu.

Falsi ricordi

I testimoni ripetono che, quando la Polo ha travolto Visconti, non c'erano auto ferme in mezzo alla strada. Forse Cireddu, scioccato, confonde i tempi. C'era, dopo, una Fiesta amaranto, il cui conducente è stato colpito da un gruppo di ragazzi. Una ragazza si è fermata per vedere se poteva soccorrere Visconti. A quel punto sarebbe giunta la Fiesta amaranto, velocissima: il conducente ha frenato, ma uno specchietto ha urtato un gomito della ragazza. Pare che i presenti abbiano colpito con schiaffi e calci il conducente, che è fuggito in auto. Ma questo avviene dopo l'urto, non prima, come hanno accertato i carabinieri di Villasimius e San Vito coordinati dal luogotenente Giorgio Ghiani.

Il difensore

«Mi rendo conto che le testimonianze attribuiscono a Cireddu la responsabilità dell'incidente», premette l'avvocato Antonio Incerpi, «ma ho il dovere di verificare alcuni punti. Vorrei le immagini della telecamera del distributore più avanti: non ha visuale sulla scena, ma su chi passa dopo l'incidente sì. Vorrei anche quelle di un albergo. Inoltre, il corpo di Visconti era a fianco alla Polo di Cireddu e non ha un senso: sarebbe dovuto essere dietro, quindi si può ipotizzare che Visconti possa essere stato travolto da un'altra auto che precedeva la Polo. Sono verifiche doverose, poi potremo parlare di verità consolidata».

Il padre della vittima

Sergio Visconti, padre di Edoardo, affida ai social network la propria amarezza: «Mio figlio era a piedi, c'era già luce: se qualcuno ha sbagliato deve pagare. Chiedo che sia appurata la verità e che sia fatta giustizia. Mio figlio, diligente e coscienzioso, non c'è più. Gli amici hanno detto che tornava a piedi perché in auto non c'era posto. Non aveva la patente. Mi aveva informato del weekend a Villasimius e allo Sciabecco, gli avevo detto di comportarsi come faceva sempre, con la massima attenzione e senza bere troppo».

Gli amici di Visconti

Su Instagram il loro dolore. «La vita è un sentiero sconosciuto e ognuno si circonda delle persone che gli illuminano la strada», scrive Emanuele Polo. «Nessuno sa veramente cosa provo e come mi sentirò quando penserò alla mia vita senza di te. Nessuno prenderà mai il tuo posto», è il pensiero delicato di Davide Floris.

Luigi Almiento

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