Un anno di lavoro e 11 artigiani e volontari del paese mobilitati per donare a San Biagio un cocchio da utilizzare nelle occasioni di solenni. La promessa fatta l’estate scorsa dalla “Societas Sicci Sancti Blasi”, associazione di fedeli che si occupa dell’organizzazione della festa del compatrono di Dolianova, è stata mantenuta: domenica prossima,  per “Sa festa manna de Santu Brai”, il simulacro del santo sarà portato in processione sul cocchio appena restaurato. L’idea è nata lo scorso anno su sollecitazione degli anziani del paese. Un pensiero che è diventato realtà quando si è presentata l’occasione di acquistare un antico carro agricolo di manifattura italiana risalente ai primi del ‘900 che si trovava a Domus de Maria.

È diventato la base intorno alla quale è stato realizzato il cocchio dai fabbri e falegnami del paese. Ieri la presentazione ufficiale dell’opera alla presenza del sindaco Ivan Piras e del parroco di San Biagio don Sandro Zucca. «Siamo felicissimi – ha detto il presidente della “Societas Sancti Blasi” Luca Dessì – è il risultato dell’impegno di tutta la comunità. Questo carro è il simbolo di una tradizione che va avanti da secoli e che noi vogliamo trasmettere alle generazioni future».

Il cocchio è dotato di una pedana mobile ammortizzata  che permette di attutire le sollecitazioni dovute alla irregolarità delle vie del cento storico durante le processioni. Un accorgimento adottato per proteggere la statua del martire di Sebaste. I colori del cocchio (verde, oro e rosso) richiamano quelli presenti all’interno della chiesa parrocchiale. Lo stile è neoclassico con alcuni richiami barocchi. Di pregevole fattura i fregi realizzati da Daniele Perra che raffigurano la mitria, il pastorale e la palma, oltre al pettine simbolo del martirio di San Biagio.

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