Diga di Monte Nieddu, la grande incompiuta: «Nuovo appalto, pronta nel 2028»
Attesa da 50 anni, via ai lavori di completamento dal 2025: investimento da oltre 160 milioni. Il Consorzio di Bonifica: «In effetti i tempi si sono dilatati troppo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E di nuovo arriva l’annuncio sul riavvio dei lavori per la realizzazione della diga di Monte Nieddu, nel territorio di Sarroch: pensata 50 anni fa, l’infrastruttura ha vissuto numerosi appalti assegnati e poi revocati, con il risultato di essere una delle più grandi incompiute della Sardegna.
Ora il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ci riprova: con un investimento complessivo di 163 milioni di euro ha aggiudicato l'affidamento della progettazione esecutiva. Sono inclusi 89,5 milioni di euro per i lavori e la progettazione, 40 milioni per somme a disposizione dell'amministrazione e circa 33,5 milioni già spesi nei precedenti appalti tra il 1998 e il 2019. Previsto l'avvio dei lavori nell'autunno 2025: la conclusione dell'opera dovrebbe arrivare nel dicembre 2028.
«Inutile negare che i tempi si siano allungati troppo», spiega Efisio Perra, presidente del Cbsm, «ma ora, dopo tutti gli intoppi speriamo questi vengano rispettati. Si tratta di un'opera fondamentale per il territorio. Attesa da 50 anni è molto importante davanti anche ai continui eventi siccitosi. Adesso bisogna invece progettare anche le opere a valle. Per cui le risorse già destinate dalla Regione devono essere impiegate per la progettazione, che fin da ora deve essere avviata, perché non ci sia poi il paradosso che terminata l'ultima diga l'acqua non possa più essere resa disponibile».
La nuova diga, che avrà un'altezza di circa 80 metri e una capacità di accumulo di 35,4 milioni di metri cubi d'acqua, sarà la prima in Italia ad essere realizzata con utilizzo del calcestruzzo compattato a rulli per il nucleo e di quello vibrato per il paramento di monte. La diga sul rio Monti Nieddu rappresenta l'elemento principale dello schema idrico previsto nel territorio sud-occidentale della Sardegna. Un progetto che punta a soddisfare diverse esigenze compresi l'approvvigionamento di acqua potabile per il potabilizzatore di Sarroch, l'irrigazione della piana di Pula e la protezione della valle tramite la capacità di regolazione delle acque. La diga principale sarà in futuro anche alimentata dalle acque dell'adiacente bacino del rio Is Canargius attraverso la realizzazione di un secondo sbarramento, convogliate tramite una galleria artificiale di interconnessione tra gli invasi. Questo ulteriore intervento richiederà circa 25 milioni di euro. Con separati appalti il Consorzio ha previsto opere accessorie.
(Unioneonline)