Basta digitare "Sestu" sulla sezione ricerca per vedere fioccare una pioggia di annunci, con offerte più o meno esplicite di "amore" corredate di foto. Se ne contano una quarantina al giorno solo sul sito bakeka, uno dei più cliccati tra i portali su internet che offrono inserzioni di sesso a pagamento. Alcuni si ripetono, ma basta chiamare per scoprire che la maggioranza delle inserzioni portano dritte a Cortexandra, la frazione isolata e con oltre duemila abitanti ai margini della ex Carlo Felice.

Tra venerdì e ieri on-line sono comparsi oltre cinquanta annunci, tutti corredati con foto e dettagli piccanti. I numeri di telefonino da contattare spesso si ripetono, ma ce ne sono comunque a decine. Una sola cosa manca: il prezzo. «Si parte da 50 euro», svela senza giri di parole una voce sudamericana, «poi ne parliamo quando ci vediamo». L'indirizzo? «Conosci Cortexandra?», ribatte, «appena arrivi e ti dico dove suonare». Ad altri numeri rispondono voci diverse, ma lo schema si ripete. In un solo caso l'indicazione porta in centro, traversa di via Monserrato.

Il quartiere di Cortexandra, a Sestu
Il quartiere di Cortexandra, a Sestu
Il quartiere di Cortexandra, a Sestu

«Il viavai di clienti si vede chiaramente», ammette Mariano Asuni, infermiere che vive nel secondo condominio di via 8 marzo, «ma non disturba nessuno. Sono tutti comunque molto discreti e il quartiere è grande. Il vero problema è che siamo isolati e senza servizi, ed è proprio il motivo per il quale proliferano questo genere di attività che hanno bisogno di riservatezza». A sentire gli abitanti delle torri gli appartamenti del sesso non sarebbero tanti, al massimo cinque o sei, ma all'interno lavorerebbero più persone. «Ci vivono varie donne, alcune italiane e altre straniere», conferma una donna, che però chiede l'anonimato, «restano poche settimane, poi vanno via e ne arriva una nuova. Non si sentono rumori molesti, ma chiaramente si capisce cosa accade dal continuo andirivieni di persone».

«Il quartiere di Cortexandra è abbandonato a se stesso e questo non aiuta», spiega il manager Filippo Sotgiu, titolare di alcune attività alla Corte del Sole e proprietario di due appartamenti nelle torri della frazione. In uno ci vive, l'altro era un investimento. «Siamo isolati», ribadisce, «e il quartiere è trasformato in un gigantesco dormitorio dove nessuno sa quello che fa il vicino. L'aspetto positivo di questa nuova attività che sfrutta internet è che si nota poco: sai che c'è, perché chiaramente vedi il viavai continuo dei clienti, ma non disturbano. Questa situazione e la fama che ne deriva, però, causano un deprezzamento degli immobili che non è positivo per chi ha investito».
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