Due giovani in balìa del mare grosso. I bagnanti che provano a fare una catena umana per trarli in salvo. Invano. Altre persone vengono poi trascinate via dalle onde. Quando il peggio sembra ormai vicino ecco che appare un angelo. Che si getta in acqua e riesce a tirare a riva prima uno, poi due, poi tre, poi quattro malcapitati, forse salvandoli da una fine orribile. Gli altri bagnanti, nel frattempo, rinvigoriti dal gesto di coraggio, riprovano a unire le forze. Risultato: la morte dovrà aspettare.

È accaduto oggi pomeriggio, sulla spiaggia di Cala Sinzias, a Castiadas.

A riferire l'accaduto, con tanto di foto, è una lettrice umbra, testimone oculare, Michela Vagnoli.

"Intorno alle 17, complice il forte vento, il mare si è ingrossato al punto che le alte onde e la forte corrente hanno letteralmente risucchiato in acqua una coppia di ventenni a meno di tre metri dalla scogliera. Un centinaio i bagnanti ad assistere alla scena da horror", racconta Michela.

Le onde altissime
Le onde altissime
Le onde altissime

I testimoni oculari
I testimoni oculari
I testimoni oculari

"Il primo a lanciarsi in acqua - aggiunge - è un giovane osteopata romano, poi una decina di persone formano una catena con le braccia e una grossa fune navale. È il panico. Un'enorme onda travolge tutti, rompendo la catena e annunciando la tragedia. Inizia una lotta impari contro il mare".

Poi la svolta: "È il romano l'unico in grado di nuotare e resistere alla forte corrente, fa cenno alla ragazza di aggrapparsi al suo collo e riesce incredibilmente a portarla a riva, tra le lacrime e lo shock".

La prima ragazza tratta in salvo
La prima ragazza tratta in salvo
La prima ragazza tratta in salvo

Ma non è finita: Gabriele Benedetti, questo il nome dell'angelo, rientra in acqua e riesce a portare a riva altre tre persone che stavano ormai annegando.

Nel frattempo, la catena umana trae in salvo le ultime persone in pericolo, issandole sulla scogliera.

Tutti vivi.

Passata la paura, il lieto fine: "Abbracci, applausi e lacrime hanno rotto il terrore e tutto è finito bene. Il ragazzo eroe si accasciato sul bagnasciuga acclamato dalla folla e il suo unico commento è stato 'Sono un po' stanchino'", dice Daniela.

La scogliera di approdo
La scogliera di approdo
La scogliera di approdo

La testimone riferisce anche il "segreto" che ha consentito a Benedetti di non soccombere al mare:

"È riuscito a sfuggire alle onde nuotando perpendicolarmente alla corrente, una tecnica che usa nel kitesurf quando recupera la tavola in acqua".

Poi la chiosa: "Il bagnino del vicino stabilimento balneare aveva più volte proibito l'ingresso in acqua per le avverse condizioni meteo, ma sono seguite polemiche per l'assenza di personale e strumentazioni addette al salvataggio".

(Redazione Online/l.f.)

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