Diventa operativo il “Siam”, ovvero il Sistema di allertamento nazionale dei maremoti generati da sisma, messo a punto dall’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale e dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) con il coordinamento della Protezione Civile..

La prima stazione in funzione è quella installata in Sardegna, a Teulada, ma i centri di rilevamento a livello nazionale saranno complessivamente sei. A quella isolana si aggiungono infatti i centri di Porto Palo (Sicilia), Roccella Ionica (Calabria), Cetraro Lido (Calabria) e quelli sulle piccole isole di Marettimo (Sicilia) e Pantelleria (Sicilia). 

"Le sei stazioni mareografiche di nuova generazione – spiegano Ispra e Ingv – rilevano i due enti di ricerca, sono in grado di misurare le onde da maremoto fino ad un massimo di 10 gradi, a difesa delle aree costiere potenzialmente esposte a maremoti generati da terremoti nel mar Mediterraneo. Sono le prime installazioni per il potenziamento della rete di osservazione del livello del mare, con particolare attenzione alle aree costiere caratterizzate da sorgenti sismiche a elevato rischio tsunami, come Mar Egeo, Mar Ionio, Bacino Algero-Provenzale, Mar Tirreno e Canale di Sicilia".

“Le sei stazioni, precisano i due istituti, sono state rese operative dall'Ispra all'inizio di maggio, nell'ambito della rete di Sorveglianza operativa che fa parte del Siam. Tra le sei, quella di Capo Teulada è la prima a essere pienamente operativa: la stazione assicura la registrazione di dati mareografici e la trasmissione degli stessi h24, 7 giorni su 7. I dati di livello del mare, registrati con accuratezza centimetrica, sono trasmessi in tempo reale al Centro Allerta Tsunami dell'INGV.

(Unioneonline/l.f.)

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