Annullare le differenze e favorire l'inclusione sociale.

Con questo spirito ieri sera, nel comunale di Santa Maria, si è giocato il derby tra la squadra di Seconda categoria della Gioventù Assemini e gli Arieti, gemellata con i gialloblù e composta da una ventina di pazienti del Centro di salute mentale (Csm).

Il tutto sotto gli occhi del sindaco Sabrina Licheri e dell'assessore Rachele Garau.

La giornata si è conclusa con una grigliata in un locale della città e con una sorpresa. Le qualità di due giocatori del Csm non sono passate inosservate: dal prossimo anno, giocheranno nella Gioventù. Pregiudizi azzerati.

Nessuno ha dato importanza al risultato, in secondo piano rispetto allo scopo dell'iniziativa: "Lo sport come strumento di inclusione sociale", dice Pierpaolo Casula, presidente della Gioventù che già aveva adottato gli Arieti, consentendo loro anche partecipare al campionato Figc di Quarta categoria.

"Abbiamo regalato un sogno a questi ragazzi. Sono soddisfatto anche per la disponibilità e la sensibilità mostrata dai giocatori della Seconda che si sono divertiti. Abbiamo in mente altre iniziative che sveleremo più avanti".
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