«Il frutto della terra divenne cibo di vita. Le anime e le mani delle nostre antenate, lo trasformarono in arte. Sia benedetto il pane, che rende grazie a Dio ed ai suoi figli. Il suo corpo ci sazi di benevolenza ed il suo profumo allieti il nostro spirito». Villasimius prepara così la festa del pane. L'iniziativa è della Associazione culturale "La Tartaruga".
Il 27 aprile verranno aperti alcuni cortili con due antichi forni sardi per la panificazione.
Il primo forno si trova in Via Umberto, 26; il secondo in Via Vittorio Emanuele 45.
«L’evento - dice Simona Vargiolu, presidente de "La tartaruga" – è parte integrante di un seminario, “Sa Mer’e Domu”, un progetto che descrive il ruolo e il valore della figura femminile in Sardegna. La manifestazione sarà organizzata con la collaborazione della Pro Loco e del Comune di Villasimius». «“Sa festa de su pani” - aggiunge - rappresenta il ruolo della donna come panificatrice nella tradizione sarda. Il 27 aprile le porte saranno aperte a tutti per l’intera giornata è frutto della viva collaborazione».

La locandina
La locandina

La locandina

I due forni, dalle 9.30 in poi, saranno visitabili e si potrà assistere alle fasi della preparazione e della cottura di vari tipi di pane.
Il cortile di Via Umberto, allestito per l’occasione, dalle ore 10, ospiterà la scrittrice ed antropologa Claudia Zedda che  parlerà di donne, pane, culto e tradizione, di riti e di storia.
Dopo la cottura, il pane verrà benedetto e distribuito a tutti gli ospiti, accompagnato da ottimi prodotti offerti da espositori e produttori locali. Vini compresi. Prevista anche l'esibizione di giovani improvvisatori in limba sarda che allieteranno gli ospiti durante il pomeriggio: si tratta di Matteo Frau, Simone Monni, Luca Pinna, Severino Monni e Mario Aledda.



 

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