Padre Gabriele Biccai la prima messa da amministratore della parrocchia di Santa Barbara l'ha celebrata stamattina alle 8 in un clima di intensa commozione, come ieri sera alla messa di insediamento concelebrata dall'arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi, con diversi sacerdoti della Curia cagliaritana.

Padre Gabriele, da buon cappellano del carcere minorile di Quartucciu, ha voluto vicino uno dei ragazzi detenuti che ha potuto godere per l'occasione di un breve brevissimo permesso fuori dall'Istituto di rieducazione.

Tutti hanno visto questo ragazzo in giubbotto rosso, nessuno ha pensato ad un carcerato che salito sull'altare ha recitato, visibilmente emozionato, la preghiera della pace di San Francesco.

È stato padre Gabriele, a messa finita e quando il giovane era già stato riaccompagnato nel vicino carcere di Quartucciu, a svelare questa presenza, fra lo spontaneo applauso dei fedeli. "Un modo per far capire che io voglio vivere – ha detto il padre Carmelitano scalzo – con la gente, con i problemi della gente, vicino a tutti, soprattutto a chi ha bisogno anche di una buona parola. Questo ragazzo l'ho voluto al mio fianco in un momento fra i più belli della mia vita. Ringrazio l'arcivescovo Baturi: il 27 gennaio scorso, mi ha chiamato. Ho pensato a te per prendere il posto di un sacerdote tanto amato come don Alberto Pistolesi: parole che mi hanno commosso e che continuano a darmi forza per il mio nuovo incarico in una chiesa del Signore”.

Ma ieri sera nella parrocchia di Santa Barbara, a Sinnai, c'erano anche gli amici dei Carmelitani di Sant'Isidoro di Quartucciu che quasi tifavano per padre Gabriele. C'era il sindaco Tarcisio Anedda, con la presidente del Consiglio Barbara Pusceddu. Il sindaco ha ringraziato l'arcivescovo per questa scelta e per la vicinanza alla parrocchia in questi mesi senza più don Alberto Pistolesi. “La sua morte - ha detto il sindaco - è stata una tragedia: monsignor Baturi, assieme a monsignor Ferdinando Caschili e ai sacerdoti che si sono alternati nella nostra chiesa in questo periodo difficile, hanno contribuito a rendere meno difficile il distacco da un prete diromponte, amico di tutti e dei giovani in particolare, come don Alberto”. “Ho visto – ha aggiunto il sindaco Anedda – che padre Gabriele ha già conquistato tutti”.

Il nuovo parroco ha già detto che non intende restare chiuso in sagrestia. “Voglio essere testimone di fratellanza. La mia è una comunità di religiosi . Mi daranno tutti una mano nella parrocchia che è stata di dono Pistolesi”.

Stamattina ha deciso di condividere i doni con la gente: quei doni della terra (pane, vino, dolci e altro) che i fedeli di Sinnai gli hanno offerto ieri sera al suono delle launeddas.

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