"Non possiamo più spendere centinaia di migliaia di euro per mantenere i cani randagi nelle strutture private, è ora che il Comune pensi ad aprire un canile privato, in modo da risparmiare e, allo stesso tempo, creare posti di lavoro". Durante l'ultimo Consiglio comunale di Capoterra, Gigi Frau, capogruppo di minoranza, ha lanciato la proposta per abbattere i costi sostenuti dal Comune per il sostentamento degli animali senza un padrone ospiti dei canili.

"Da settembre del 2017, sino al 31 dicembre di quest'anno, spenderemo 160mila euro per il mantenimento di questi animali - spiega Frau -, sarebbe opportuno trovare soluzioni che consentano di ridurre le spese e, allo stesso tempo, permettere a una cooperativa di giovani di occuparsi di questi cani. Il Comune ha diversi terreni non utilizzati, si potrebbe aprire un canile in uno di questi, e poi pubblicare un bando per affidarlo in gestione".

Frau ha anche un piano B. "Un'altra soluzione percorribile sarebbe quella di affidare i cani senza un padrone a delle famiglie del paese - dice -, l'adozione potrebbe essere incentivata dal decurtamento dei tributi comunali".

Per il sindaco Francesco Dessì, creare un canile comunale non è così semplice: "Non sono contrario a questa soluzione - dice -, ma trovare qualcuno che lo gestisca non è così semplice. Per il mantenimento in strutture private dei cani randagi spendiamo quanto Comuni più piccoli del nostro, ma il problema va affrontato alla radice, cercando di sensibilizzare i cittadini già in età scolare, e portando avanti campagne di sterilizzazione per combattere il randagismo".
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