«L'approdo in Aula della proposta di iniziativa popolare Pratobello 24 attraverso la procedura d'urgenza, senza passare dalle commissioni consiliari». È la proposta di Forza Italia illustrata stamattina dal segretario regionale e deputato Pietro Pittalis, con il collega Ugo Cappellacci, il capogruppo Angelo Cocciu, il consigliere Ivan Piras e il responsabile "energia" del partito Marco Tedde.

«Registriamo una grande confusione da parte del Campo largo - ha spiegato Pittalis - ha posto in essere una moratoria senza tener conto della legislazione italiana ed europea. Una soluzione del tutto inadeguata». Al contrario, ha aggiunto, «valutiamo positivamente il contenuto della Pratobello soprattutto per il riferimento alla competenza in materia edilizia e urbanistica».

«A differenza di chi rinnega il proprio passato, Forza Italia rivendica la sua coerenza nella difesa della Sardegna e dei sardi», le parole di Ugo Cappellacci. «Già 13 anni fa - ha ricordato - noi affermavamo le posizioni che vediamo oggi diffuse nella coscienza del popolo sardo e non ci siamo limitati a enunciare dei principi, siamo stati conseguenti negli atti».

Fra le azioni citate da Cappellacci «in primo luogo la delibera della Giunta Regionale n. 10-3 del 12 marzo 2010» con la quale «avevamo testualmente previsto di limitare l’installazione di impianti eolici nel territorio regionale, in quanto fortemente impattanti sotto l’aspetto paesaggistico-ambientale, ai soli impianti destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda (autoproduzione e autoconsumo) e di riservare alla R.A.S. la partecipazione al processo produttivo di tale energia attraverso enti strumentali o societari a capitale interamente pubblico» e «precludendo pertanto la proliferazione senza controllo e le speculazioni dei privati». Quindi la «delibera n. 10-2 del 12 già 2010 con cui si stabilì di dare mandato al Direttore generale dell’Area Legale affinché, con il supporto degli Uffici regionali interessati» fossero «adottati, in riferimento alle richieste presentate alle Capitanerie di Porto di Cagliari e Oristano, tutti gli atti “tesi ad avversare la realizzazione degli impianti off-shore nel mare antistante le coste della Sardegna e, nell’immediato, ad inoltrare alle competenti autorità statali apposito atto di significazione del radicale dissenso della Regione sulle predette iniziative, con contestuale diffida dal rilascio di provvedimenti autorizzatori al riguardo”». Con lo stesso spirito, conclude Cappellacci «avviammo, ottenendo anche il via libera di Bruxelles, il progetto “SardegnaCO2.zero”, che puntava sulle comunità energetiche, consolidando la nostra sovranità in questa materia».

Fra le richieste del gruppo, anche «che nella prossima Finanziaria ci siano risorse consistenti per sostenere le comunità energetiche, investiamo di più sull'idrogeno e le biomasse». Infine: «La metanizzazione era un progetto utile; il gruppo consiliare chiederà conto dell'immobilismo della Giunta ben conoscendo le posizioni distanti tra la governatrice Todde e il Pd, ma i litigi nel Campo largo non possono pregiudicare il futuro dell'Isola». 

© Riproduzione riservata