Sassari, corruzione in camera mortuaria: processo concluso dopo 11 anni
La vicenda giudiziaria vedeva imputate sei persone a vario titoloPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Assoluzioni e prescrizioni. Oggi in tribunale a Sassari si è conclusa, dopo 11 anni, la vicenda giudiziaria che vedeva imputate sei persone, a vario titolo, con le accuse di corruzione, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, furto e abuso d’ufficio.
Le persone finite a processo, per contestazioni risalenti al 2013/14, erano Stefano Pinna, Michele Mannu, Angelo Pilo, Mario Pilo, Paola Sanna e Salvatore Gavino Marceddu. Secondo l’imputazione Pinna, come titolare di un’agenzia funebre, e Angelo Pilo, legale rappresentante dell’impresa, avrebbero elargito denaro a Mannu e Mario Pilo, in servizio nella camera mortuaria, affinché questi dessero loro informazioni sui decessi avvenuti in modo che i primi due potessero, riferisce l’imputazione, “accaparrarsi la clientela”. Sanna, Marceddu e lo stesso Mannu avrebbero intrattenuto rapporti con le agenzie funebri avvertendoli, come detto, dei decessi avvenuti.
Per la pm Lara Senatore tutti gli accusati andavano assolti perché non esistevano prove delle accuse e nemmeno delle dazioni di denaro e oggi il collegio, presieduto dal giudice Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci, ha disposto l’assoluzione per tutti dalla corruzione perché il fatto non sussiste.
Assolto Mario Pilo da furto aggravato perché il fatto non sussiste e dall'abuso d'ufficio perché non è previsto dalla legge come reato. Stefano Pinna è stato assolto invece per intervenuta prescrizione. A difendere gli imputati i legali Giuseppe Conti, Gabriele Satta, Giuseppe Tiana, Gabriele Satta, Francesco Carboni e Teresa Siciliano, Pierluigi Olivieri.