Porcetto di Sardegna, nasce il comitato promotore per il marchio Igp
Insediato anche il comitato scientifico. Attesa la nascita di un consorzio per garantire un prodotto superiore ai consumatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si è costituito dal notaio il Comitato Promotore per la nascita della Igp Porcetto di Sardegna. Ufficiale anche l’insediamento del comitato scientifico che nella prima riunione a Macomer – nella sede del Consorzio Tutela Agnello Igp – ha lavorato a diversi punti del disciplinare di produzione della specialità.
Il fine ultimo è preparare la documentazione da presentare alla Commissione Europea per ottenere il riconoscimento della denominazione Igp, che porterà alla nascita di un Consorzio che crei un'unione tra allevatori, macellatori e trasformatori dell'eccellenza sarda, che possa organizzare la filiera e dare un valido riferimento al mercato per tutto ciò che riguarda le fasi di allevamento e tracciabilità dei suinetti destinati al mercato. Allo stesso modo, salvaguardare la produzione locale sarda dal pericolo di importazioni incontrollate, e tutelare quindi l'origine del prodotto.
Un valido strumento anche per i consumatori, che potranno avere un interlocutore che possa garantire sul rispetto di un disciplinare di produzione. Il comitato promotore vede la presenza trasversale di allevatori, macellatori e trasformatori in rappresentanza delle quattro principali associazioni di categoria agricole. Coldiretti Sardegna presiede il comitato con il presidente cagliaritano Giorgio Demurtas, la vice presidente è Francesca Manca di Confagricoltura. Rappresentate anche la Cia con Martino Scanu e Copagri con Raffaele Mureddu.
Del comitato fanno parte inoltre per la parte allevatoriale Pierluigi Mamusa, Luciano Nieddu e Tonino Siotto per la parte della trasformazione Francesco Forma titolare della Forma Carni di Macomer. All'interno del comitato scientifico sono presenti un funzionario del ministero della Agricoltura, i ricercatori di Agris Sardegna, dell'Istituto Zooprofilattico e i rappresentanti della Asl e di Laore, oltre a quelli della Federazione dei circoli dei sardi in Italia, delle Università di Sassari e Cagliari.
(Unioneonline)