Tradizione e ultime tendenze culinarie si fondono sulle tavole dei sardi in vista di Pasqua e Pasquetta. In casa, negli agriturismi e nei ristoranti ovviamente si punta a preparare piatti gustosi e speciali, più o meno ricercati.

Il piatto preferito è nel segno della tradizione: l’agnello sardo, rigorosamente a marchio Igp, sottolinea il direttore del Consorzio di tutela (Contas) Alessandro Mazzette. Secondo il Contas quest’anno c’è una migliore qualità della carne grazie al clima mite che ha favorito la crescita di essenze primaverili nei pascoli.

Immancabile il maialetto allo spiedo, e ci sarà anche tanto verde: il carciofo da abbinare al capretto, gli asparagi selvatici, olive, cardo, favette. E ancora pardule, seadas, formaggelle. Negli agriturismi spazio a salumi e prosciutti locali, verdure sott’olio, panada con carne o verdure e l’immancabile pecorino.

Quanto ai primi piatti, prevale la pasta fatta in casa: culurgiones, ravioli, lorighittas, tagliatelle, fregula, maccarrones de busa, cannisones. E non mancano i menù per vegetariani e vegani o le specialità di pesce.

Nei ristoranti il menù pasquale è pronto da tempo. Maria Laura Casula del Piedra del Sol di Gonnesa propone agnello al limone, fregula ai frutti di mare, ravioli con patata, carciofo e salsiccia. La trattoria Margherita di Arborea punta invece sulle lorighittas artigianali al ragù di galletto e sul maialetto allo spiedo.

Ancora, Roberto Serra della trattoria Armidda di Abbasanta: testa in cassetta accompagnata da pane tipico, crivazzu e pistocchu e verdure fresche a centro tavola. E poi agnello, fregula fatta a mano cun anzone e finocchietto.

VitaNova di Laura Sechi, a Cagliari, propone il menu da asporto: si può scegliere tra coniglio in porchetta, panada di carne e verdure, pesce spada agli agrumi. Dulcis in fundo pastiera di ricotta e grano.

Riapre i battenti anche Fradis Minoris, Laguna di Nora (Pula), dove lo chef stellato Francesco Stara creerà, tra le altre cose, ostrica, asparagi e inula, poi linguina alla bottarga di Nora, axridda. Nelle vetrine di Dolci Sfizi di Macomer invece spiccano i gelati alle casadine, le formaggelle di ricotta, o s'aranzada, a base di scorza d'arancia semicandita, mandorle tostate con miele d'asfodelo. 

Non manca il boccone amaro, i rincari. Una Pasqua che sarà salatissima, evidenzia Adiconsum Sardegna: «L'ultimo dato Istat ci dice che in Sardegna i prezzi di cibi e bevande sono saliti in media del 14% su base annua - spiega il presidente Giorgio Vargiu -, sono aumentati i prodotti tipici della Pasqua. Per l'agnello la forbice è tra i 15 e i 18 euro, l'anno scorso costava tra il 15 e il 20% in meno. Il prezzo delle colombe, tradizionale dolce, è salito circa del 30%, mentre un uovo di cioccolato da 350/400 grammi costa tra 12 e 19 euro, 10/15% in più».

Tuttavia, sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, «malgrado gli aumenti anche quest'anno registriamo la forte richiesta dei prodotti made in Sardinia, immancabili sulle tavole dei sardi e negli agriturismi, cosa che certifica ancora una volta quanto i nostri prodotti abbiano un alto valore sia per la loro grande qualità che per l'enorme varietà dei piatti della nostra tradizione».

(Unioneonline/L)

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