Quattro richieste, tante pale. Solo ad aprile quattro procedure aperte davanti alla commissione speciale Pniec-Pnrr  del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per il rilascio di autorizzazioni per la realizzazioni di parchi eolici. Altre torri del vento, alte centinaia di metri, che varie società vogliono impiantare da nord a sud dell’isola. Con Valutazioni d’impatto ambientale che vanno a sommarsi alle decine già in corso che riguardano terra e mare della Sardegna. 

L’ultimo faldone di documenti – non ancora consultabili – è stato depositato il 14 aprile. La firma è della Asja Serra Srl, che vuole realizzare un impianto “con potenza pari a 55,8 megawatt, con relative opere di connessione, ubicato nei Comuni di Sardara, Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona”. 

Il pensiero del sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, è laconico ma efficace: «Non c’è bisogno di commento». Contrario, quindi. 

Ventuno sono invece gli aerogeneratori che ha in mente di impiantare tra Esterzili e Escalaplano la Sardaeolica, braccio “rinnovabile” della Saras: anche in questo caso le carte non sono state ancora rese pubbliche. L’iter è stato avviato l’11 aprile. 

Non solo vento. Pochi giorni prima è arrivata anche l’istanza per un “progetto di impianto fotovoltaico dalla potenza di 33,81 MW, con opere di connessione, nei Comuni di Pauli Arbarei, Lunamatrona, Villamar e Sanluri”. Firma la Lightsource Renewable Energy Italy spv 16 Srl. 

Nome isolano, Edpor Sardegna Srl, ma sede a Milano, per la società che tra Nulvi e Tergu vuole costruire un parco eolico e chiamarlo Mattesuia. 

Siliqua Srl, invece, è il nome del soggetto giuridico che punta a costruire il  "Siliqua Wind", composto da 8 generatori “in località Tanca Romita - SP 88 - SS 136 per Musei nei Comuni di Siliqua e Musei”. Altezza delle torri: 210 metri.  E aprile è arrivato appena a metà. 

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