In Sardegna è in corso un processo di deformazione del paesaggio. Se non verrà fermato, il risultato – allora inevitabile – sarà uno solo: la distruzione di quel patrimonio, unico, dell’Isola. Per questo è necessario che chi ha cuore il suo destino, i sardi ma non solo, abbia a disposizione tutti gli strumenti per comprendere la portata del devastante impatto degli impianti per la produzione di energia rinnovabile, che si intende realizzare al di fuori di ogni pianificazione o proporzione con le necessità della popolazione e dello stesso ambiente. A tutto vantaggio di chi specula su vento e sole della Sardegna, per guadagnare miliardi.

Ed ecco perché L’Unione Sarda pubblica un dossier con tutti i dati su un fenomeno che non può che essere definito in un solo modo: un’invasione. Di pale eoliche alte centinaia di metri, piantata a terra e galleggianti sul mare, ma anche di immense distese di pannelli fotovoltaici.

QUI È CONSULTABILE IL DOSSIER CON TUTTI I DATI

Parlano i numeri, resi pubblici durante il forum “Insularità è paesaggio & ambiente” che si è tenuto nei giorni scorsi nella sede dell’Unione Sarda. A illustrarli, l’editore Sergio Zuncheddu.   

I numeri dell'eolico on-shore in Sardegna
I numeri dell'eolico on-shore in Sardegna
I numeri dell'eolico on-shore in Sardegna

La loro fonte è ufficiale: Terna, la società preposta a ricevere e istruire le pratiche di allaccio alla rete elettrica per tutti gli impianti. Poi ci sono i calcoli economici: cifre astronomiche per chi le incassa, poco o niente per chi vede compromesso il territorio. 

L’Unione Sarda aveva lanciato l’allarme sul tema già a marzo del 2022, quando il processo era già in essere: “Sos Sardegna” era il titolo della  prima pagina del 13 marzo, disegnata al di fuori della grafica ordinaria utilizzata nelle edizioni quotidiane. Si volle, già allora, puntare l’attenzione sulla straordinarietà di quanto stava accadendo. C’erano i dati sulla presenza (aggiornata a quei giorni) di impianti eolici e pannelli fotovoltaici sul suolo isolano e le previsioni per il futuro, sempre basate su carte ufficiali. Cifre impressionanti. Che ora sono più che raddoppiate. 

I numeri dell'eolico off-shore in Sardegna
I numeri dell'eolico off-shore in Sardegna
I numeri dell'eolico off-shore in Sardegna

Secondo l’ultimo report di Terna, aggiornato al 31 marzo, in Sardegna sono state presentate 809 richieste di allaccio di impianti di produzione di energia rinnovabile alla rete elettrica nazionale. In caso di via libera, produrrebbero 57,67 Gigawatt di potenza. Le grafiche messe a disposizione (su il link) permettono anche l’individuazione della localizzazione delle varie richieste di concessione. A selezionarle tutte, sembra di vedere un’Isola affetta da una malattia esantematica: coperta di punti e macchie, da nord a sud. Ma anche intorno, in mare. 

Gli impianti solari (524 pratiche)  arriverebbero a produrre 22,99 Gw, l’eolico on-shore (254 pratiche) 19,99 Gw, mentre le pale in mare (31 pratiche) sprigionerebbero 17,82 Gw di potenza. Quantitativi che possono soddisfare le esigenze di 50 milioni di abitanti. Fatti due conti, se si considera una produzione di 6,8 Mw a pala eolica, si conterebbero  2.479 torri del vento su terra e 1188 in mare (ognuna capace di produrre 15 Mw). Ognuna alta fra i 200 e i 300 metri. 

I numeri del fotovoltaico in Sardegna
I numeri del fotovoltaico in Sardegna
I numeri del fotovoltaico in Sardegna

Il fotovoltaico, poi. Per produrre un megawatt di energia servono circa 3 ettari di pannelli. Per raggiungere quota 22.990 Mw sarebbero necessari  quindi 68.970 ettari. Tradotto con una proporzione popolare: sarà coperta un’estensione uguale a quella di 86.212 campi di calcio. 

Situazione simile in Sicilia e in Puglia. Al nord non ci sono quasi richieste: perché è da questa parte del Tirreno (e nelle altre due regioni meridionali) che deve essere prodotta l’energia per la Penisola, che deve correre verso la decarbonizzazione.  Eppure in Val Padana ci sarebbe molto spazio per piazzare impianti. 

E in soldoni, quelli che ovviamente finiscono in tasche non sarde: a quanto ammonta il business?  Il calcolo è presto fatto. Si parla di circa 150.000 euro a Mw l’anno, per un totale di oltre 8,5 miliardi. Questo solo di incentivi. Se si considera un tasso di capitalizzazione dello 0,7%, il vantaggio patrimoniale per gli speculatori dell’energia prodotta dal sole e dal vento sardi ammonta a 122 miliardi. E il paesaggio? Distrutto. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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