Ottobre da record per l’aeroporto di Cagliari, che tra arrivi e partenze supera il muro dei 420mila passeggeri.

Il risultato migliore di sempre per la chiusura della stagione estiva, che ha fatto segnare dati ancora in crescita rispetto ai numeri da primato dello stesso mese del 2019.

A conferma della netta ripresa del traffico aereo, la stagione estiva da maggio a ottobre registra 3.031.552 passeggeri, circa un milione in più rispetto alla scorsa estate e in linea con il valore del 2019.

Numeri incoraggianti anche in vista del via, dal 30 ottobre, della stagione invernale, che mette sul piatto 33 collegamenti di linea, di cui 24 nazionali e 9 internazionali, per un totale di 26 destinazioni servite.

Il network nazionale, oltre ai voli di continuità territoriale per Roma Fiumicino e Milano Linate operati da ITA Airways e Volotea, vede la compagnia spagnola operare anche i collegamenti per gli aeroporti di Torino e Verona. Sempre sul fronte domestico, Ryanair quest’inverno collega l’Aeroporto di Cagliari con Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Cuneo, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Parma, Pisa, Roma Ciampino, Torino, Trieste, Venezia e Verona, con la novità del volo per Genova. A Cagliari anche a nuova compagnia italiana Aeroitalia che inaugura la rotta su Trapani, operativa da dicembre.

Per quanto riguarda il network internazionale, le destinazioni proposte da Ryanair in inverno sono Bruxelles Charleroi, Budapest, Cracovia, Londra Stansted, Malta, Parigi Beauvais e Siviglia. Conferme anche per Edelweiss che nella peak season opererà il collegamento per Zurigo, così come Vueling che volerà a Barcellona per tutta la stagione invernale. “Siamo fiduciosi che il trend di ripresa evidenziato dall’andamento del traffico dal secondo trimestre dell’anno in avanti si consolidi consentendoci di superare quota 4 milioni di transiti a fine 2022 – le parole di Renato Branca, amministratore delegato di Sogaer, società di gestione dell’aeroporto – in netto miglioramento anche rispetto alle migliori aspettative di inizio anno”.

“Il dato rilevante è che nei periodi di spalla di maggio e ottobre abbiamo superato quanto registrato negli stessi periodi del 2019 grazie anche alla presenza importante di turisti stranieri che storicamente hanno sempre apprezzato quei mesi per i loro spostamenti verso il sud Sardegna”, conclude Branca.

(Unioneonline/v.l.)

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