Più di venti fotografie che raccontano l’intimità del rapporto tra genitori e figli, all’ombra di un “mostro” chiamato Alzheimer che colpisce 47 milioni di persone in tutto il mondo, un caso ogni 3 secondi. Immagini dure senza nessun sconto.

Il Comune di Zeddiani ospiterà, dal 13 aprile alle 18, al 26, un progetto fotografico realizzato da Giusi Scanu, pensato per mostrare la malattia nella sua quotidianità dal titolo “Alzheimer: io chi sono?”. La mostra verrà ospitata nei locali della biblioteca comunale e sarà visitabile durante gli orari di apertura al pubblico.

L'evento (foto concessa)
L'evento (foto concessa)

L'evento (foto concessa) 

«Un mostro con un volto subdolo che ti ruba pelle, anima e corpo - racconta la fotografa -  Un mostro che lentamente ha portato via mio padre e mia madre.  Grazie alla macchina fotografica mi sono potuta avvicinare in modo differente ai miei genitori, entrando nella loro intimità come mai avrei voluto fare. Per esorcizzare il dolore, ecco la decisione, all’inizio del 2014, di realizzare questo progetto fotografico: 23 foto, ognuna delle quali è accompagnata da una riflessione scritta da noi figli per dare voce ai loro pensieri e alle emozioni che suscitano. L’ultima foto, volutamente a colori - va avanti la fotografa  -,  rappresenta la speranza, l’idea che, nonostante il dolore e la sofferenza, loro siano sempre uniti, stretti in un unico abbraccio ed è seguita da una strofa tratta dalla canzone “Bella d’estate” di Pino Mango, un cantautore molto caro a mia madre». 

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