Continua il tour di Alessandro Zan in Sardegna. 

Dopo la manifestazione di ieri a Cagliari contro l’affossamento del ddl anti-omofobia che porta il suo nome, in cui si è unito al coro contro gli applausi in Senato (“Bregungia!”), il deputato del Pd ha visitato una scuola di Oristano.

Cosa denunciata come “grave” da Fratelli d’Italia.

"Troviamo davvero grave che il deputato Zan sia stato ospitato in una scuola a Oristano per fare propaganda al suo ddl appena bocciato dal Senato – hanno scritto Paola Frassinetti e Ella Bucalo, rispettivamente vicepresidente della Commissione Cultura e responsabile istruzione FdI e responsabile scuola FdI -.  Non dovrebbero esistere due pesi e due misure e questo ricordando le proteste che c'erano state circa un anno fa quando una Preside in Sicilia avrebbe voluto invitare Giorgia Meloni, che non ne era ancora al corrente, a presentare il suo libro sulla base di un progetto presentato dalla scuola”.

"Nel primo caso – continuano - un deputato va per parlare di una sua proposta di legge peraltro appena respinta, nel secondo Giorgia Meloni avrebbe dovuto presentare il suo libro in un progetto che prevedeva che un autore presentasse un libro. Per questo interrogheremo il Ministro Bianchi per capire come si sono precisamente svolti i fatti e come mai nelle scuole si usano metodi diversi a seconda del partito al quale appartiene il parlamentare invitato”.

"Le proteste dei sedicenti 'patrioti' sono goffe e inconcludenti: è assolutamente normale e rientra

nell'autonomia delle scuole ampliare l'offerta didattica approfondendo temi di attualità non solo politica ma soprattutto sociale”, la replica della deputata sarda del Pd Romina Mura. Che aggiunge: “Chi più competente del collega Zan per parlare di una legge che ha occupato i media e coinvolto cittadini e associazioni per settimane? E non si instaurino paralleli impropri con chi ci pubblicizza i propri libri. Forse la destra suppone che con l'affossamento proditorio della legge debba anche calare una cortina di silenzio sull'omofobia e analoghe violenze o intolleranze, ma si rassegnino perché il tema dei diritti resterà sempre di attualità. E non perché lo dice il Pd ma perché le persone con i loro problemi e le loro esigenze non spariscono a comando della destra".

(Unioneonline/D)

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