Una multa di cinquemila euro al legale rappresentante dell’allora società Porto di Bosa Spa: l’ha notificata il Comune a Gianfranco Molinas, in quanto solidalmente obbligato al pagamento di un verbale emesso nel 2011 dai Vigili Urbani di Bosa.

Si trattò allora di una sanzione comminata per l’apertura al pubblico di un chiosco all’interno dell’area della darsena, dove venivano somministrati alimenti e bevande senza la prescritta autorizzazione comunale. Gli agenti della Polizia Municipale multarono il gestore dell’attività e chiamarono in causa Molinas, obbligato in solido al pagamento della sanzione.

Considerato che nulla è pervenuto al Comune, il responsabile del servizio ha emesso l’ordinanza che comporta l’obbligo di pagamento di cinquemila e quindici euro a carico delle persone che vennero identificate nel verbale, fra cui il presidente della Società Porto di Bosa. Si tratta di un accertamento compiuto dai Vigili quando ancora il Comune era socio di minoranza del sodalizio, prima della sua uscita resa obbligatoria per Legge.

Oggi la società ha modificato la sua ragione sociale, diventando Porto di Bosa Srl ed il Comune non ne fa più parte. Le parti hanno in corso una vertenza, in quanto il Comune pretende che l’ex socio privato lasci la darsena e la restituisca nel suo pieno possesso, in ciò ostacolato dall’azione contraria della Porto di Bosa srl che si è rivolta al TAR della Sardegna sostenendo le sue ragioni contrarie e chiedendo la sospensione dell’ordinanza di sgombero.
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