Per conoscere il destino del Comune di Uras bisognerà ancora attendere. Per oggi, 17 dicembre, era stata convocata la Camera di consiglio, dopo che i sette consiglieri (su 12) che il 30 settembre si erano dimessi avevano presentato un ricorso al TAR per chiedere l’annullamento della delibera 34 del 14 ottobre, avente ad oggetto la surroga del consigliere dimissionario Salvatore Tuveri e la convalida dell’eletto Emanuela Urraci, nonché ogni altro atto consequenziale.  

«I giudici del Tar - spiega il legale al quale si sono rivolti i dimissionari, Raffaele Soddu - hanno fatto presente che, anziché pronunciarsi con ordinanza sulla richiesta cautelare, terranno la causa in decisione nel merito, pronunciando una sentenza. In questo modo si evitano le incertezze che inevitabilmente sarebbero rimaste con una pronuncia meramente cautelare, anche per la sorte degli atti adottati nel periodo intercorso fino a una futura sentenza di merito».

Bisogna quindi ancora attendere. I dimissionari Alberto Cera, Luca Schirru, Rita Piras, Paolo Porru, Anna Maria Dore, Salvatore e Antonio Melis avevano deciso di rivolgersi al TAR dopo che la Regione aveva fatto sapere che «non era intervenuta per l'assenza di potere di controllo e che le controversie concernenti la legittimità dei provvedimenti devono essere devolute alla cognizione del giudice amministrativo».

Nella documentazione di sette pagine si parla di violazione, falsa applicazione dell'articolo 141, eccesso di potere e erronea applicazione della giurisprudenza. Sono in attesa di risposta anche i consiglieri regionali Paolo Truzzu, Emanuele Cera, Fausto Piga, Antonello Floris, Maria Francesca Masala, Francesco Paolo Mula, Gianluigi Rubiu, Corrado Meloni e Cristina Usai. Lo scorso 31 ottobre hanno presentato un'interrogazione con richiesta di risposta scritta sul mancato scioglimento del Consiglio comunale di Uras, dopo le contestuali dimissioni di sette consiglieri lo scorso 30 settembre. Il documento era rivolto al presidente della Regione, Alessandra Todde, e all'assessore degli Enti locali, Francesco Spanedda.

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