Nessuna prova che fosse al volante della Fiat Punto mentre aveva bevuto. E così un 64enne di Norbello è stato assolto dall'accusa di guida in stato di ebbrezza.

L'uomo, difeso dall'avvocato Rossella Oppo, si era opposto al decreto penale che lo condannava a una multa di 47mila euro e alla revoca della patente.

Secondo l'accusa, l'imputato, nel giugno di tre anni fa, era uscito fuori strada con la propria auto e da quanto emerso dagli esami (effettuati dai medici del pronto soccorso di Ghilarza) aveva un tasso alcolemico di 3.3, ben superiore al limite di 0,5.

Da qui la decisione del giudice di Silvia Palmas di condannarlo con decreto penale.

Un provvedimento subito impugnato dalla difesa, che davanti ai giudici ha fatto notare che "non c'era alcun elemento che provasse che stesse guidando in stato di ebbrezza al momento dell'incidente".

Non solo: alla guida dell'auto ci sarebbe potuta essere anche un'altra persona, nessun testimone ha assistito a quanto accaduto.

Ed ecco che l'avvocato ha chiesto l'assoluzione insistendo che per contestare il reato di guida in stato di ebbrezza è necessario provare la concomitanza del tasso alcolemico superiore e della guida.

E così proprio sul filo del diritto, è arrivata l'assoluzione per Pisanu (gli è stata anche restituita la patente).
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