Il sindaco di Ghilarza si è dimesso questa mattina. Alessandro Defrassu lo aveva annunciato nelle scorse settimane, rispondendo - l'unico dei sindaci - all'appello del Comitato nato in difesa dell'ospedale a sostegno della riapertura del punto di primo intervento del Delogu.

Ad oggi le porte del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Ghilarza restano chiuse e non si registrano novità sulla possibile riapertura. "Come era abbastanza prevedibile, il Punto di Primo Intervento del nosocomio ghilarzese non è stato riaperto e, nell'immediato, non si scorgono elementi che possano far pensare ad una risoluzione del problema che, ormai, affligge le nostre comunità da quasi un anno. In questi ultimi giorni, oltre alle solite problematiche quotidiane che affronto sempre con grande impegno e passione pur nella difficoltà del momento drammatico che stiamo vivendo, si è aggiunta la notizia che non può essere aperta la prima classe dell'Istituto professionale, togliendo al territorio un importantissimo servizio che porterà nel volgere di pochi anni alla chiusura totale della scuola, con implicazioni negative fortissime soprattutto nei confronti dei ragazzi e delle famiglie più fragili che vedranno compromesso il proprio futuro irrimediabilmente", scrive Defrassu nella lettera di dimissioni.

E insiste sull'importanza che nei territori vengano garantiti i servizi essenziali. Quindi chiarisce: "Non posso far altro che esprimere con forza tutta la mia intolleranza ad un sistema che non mi appartiene comunicando le mie dimissioni da sindaco del Comune di Ghilarza che, per oltre cinque anni, mi sono onorato di rappresentare. Son certo che saprete interpretare questa mia volontà del modo più corretto per il bene del nostro Paese e delle comunità circostanti alle quali abbiamo sempre cercato di dare la massima disponibilità".

Nella lettera di dimissioni il primo cittadino evidenzia anche un'altra situazione. Ghilarza, unico dei centri del Guilcier e Barigadu, non potrà infatti usufruire del fondo per la realizzazione di azioni di sostegno economico a favore di piccole e micro imprese per contenere l'impatto dell'epidemia, poiché, sottolinea Defrassu, paradossalmente "Ghilarza non è considerato Comune periferico proprio nella presenza nel proprio territorio di alcune tipologie di servizi".
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