È previsto per giovedì il voto in Consiglio comunale a Terralba per decidere se revocare la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini il 14 maggio del 1924.

Onorificenza che quel giorno fu riconosciuta anche al prefetto di Cagliari, Asclepia Gandolfo, dal commissario prefettizio Domenico Palmas.

È stata una petizione popolare organizzata dal Comitato Madiba Coscienza Civile a sollevare il problema, raccogliendo circa 600 adesioni (400 firme depositate in Comune e 200 indirizzate direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella).

Il tutto anche con l'appoggio della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'orrore di Auschwitz: "Non vi potrò raggiungere nella bella Sardegna ma approvo con il cuore la vostra iniziativa", ha scritto la senatrice al Comitato aggiungendo che "è un bel modo di coltivare la memoria, che è il miglior modo per mantenere in buona salute la democrazia".

Secondo i rappresentanti del comitato, "la revoca dell'onorificenza è doverosa da parte del Consiglio comunale per diversi motivi a iniziare dal fatto che la cittadinanza era stata concessa da un commissario prefettizio che non ha mai rappresentato i terralbesi, ma solo la sua volontà burocratica".

"Mussolini - aggiungono - è stato un nemico dichiarato delle libertà democratiche sulle quali si fonda la convivenza pacifica. Inoltre il suo regime si è impossessato della bonifica del terralbese, estromettendo i sardi. Il generale Gandolfo invece non ha mai fatto nulla per Terralba dove è totalmente sconosciuto".

(Unioneonline/D)
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