Terralba, un tavolo tecnico per mettere in sicurezza il sottopasso lungo la provinciale 61
L’obiettivo è cercare di risolvere definitivamente le criticità del tratto di stradaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’obiettivo è cercare di risolvere definitivamente le criticità che si verificano nel sottopasso di Terralba, lungo la provinciale 61, mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti in caso di eventi climatici straordinari. Sono queste le conclusioni della riunione del tavolo tecnico permanente che si occuperà dell’infrastruttura stradale.
Il tavolo operativo sarà coordinato dalla Provincia di Oristano e si riunirà mercoledì prossimo, alle ore 10, al Comune di Terralba. La costituzione dell’organismo è scaturita da un incontro, convocato dall’Amministratore straordinario della Provincia Battista Ghisu e tenutosi nella sala giunta di via Carboni. Vi hanno preso parte tutti i soggetti che a vario titolo hanno un compito importante nella definizione degli interventi da attuare: Provincia, Prefettura di Oristano, Comune di Terralba e Consorzio di Bonifica Rete Ferroviaria Italiana.
«Il coordinamento tra gli enti coinvolti», ha affermato l’amministratore della Provincia Battista Ghisu, «diventa indispensabile per definire strategie e interventi che portino non solo ad arginare un’emergenza, ma alla risoluzione il più possibile definitiva». Con immediatezza, l’ufficio tecnico della Provincia provvederà a installare un sistema semaforico e dei pannelli sinottici di allerta connessi a una sonda di rilevamento del livello dell’acqua, che attiva in maniera automatica la chiusura al traffico del sottopasso. «È indispensabile», ha evidenziato il Prefetto Salvatore Angieri, «un approccio coordinato tra i diversi soggetti, al fine di realizzare una vera e propria rete tra Enti».
Al sindaco di Terralba, Sandro Pili, lo stesso prefetto ha riconosciuto piena autorità per eventuali provvedimenti di chiusura del sottopasso anche se di proprietà provinciale. «Il Comune», ha precisato Pili, «ha sempre adottato ogni misura per assicurare la sicurezza pubblica». Il presidente del Consorzio di Bonifica, Carlo Corrias, ha invece anticipato un primo intervento operativo. «Per far fronte alle emergenze», ha detto, «saranno acquistate diverse idrovore mobili, che consentiranno di aspirare 1000 litri di acqua al secondo».