Telecamere, gabbie di cattura e regole precise per l’esposizione dei rifiuti fuori dalle abitazioni e dalle attività commerciali.

Il Comune di Cabras tenta questa carta per tentare di fermare l’invasione dei cinghiali nelle borgate marine di San Giovanni di Sinis e Funtana Meiga.

I due litorali sono ormai da tempo presi d’assalto da questi animali selvatici con rischi sia per l'incolumità delle persone che per le cose, visto che scavano fossi enormi a ridosso delle strade,  danneggiano gli ingressi delle case e cospargono i terra tutti le buste dei rifiuti. 

Da oggi è in vigore l’ordinanza firmata dal sindaco di Cabras Andrea Abis per la regolamentazione della presenza dei cinghiali diventata ormai insostenibile.

“Da tempo ormai si moltiplicano le segnalazioni dei cittadini – spiega il Sindaco di Abis – a causa della presenza diffusa degli animali nelle aree pubbliche, all’interno delle proprietà private e perfino nel sito di Tharros, ed è sistematica la manomissione dei contenitori della raccolta dei rifiuti urbani che vengono divelti, causando lo spargimento dei rifiuti con un conseguente degrado delle condizioni di sicurezza igienico-sanitarie e una sempre più complessa attività per gli operatori della ditta del servizio pubblico”.

L’ordinanza prevede il posizionamento di telecamere di videosorveglianza per il monitoraggio della presenza dei cinghiali e di gabbie di contenimento, utili poi per procedere con l'abbattimento. I rifiuti dovranno invece essere esposti solo ed esclusivamente dalle 7 alle 8,30. Sono dispensati dalla presente regola esclusivamente gli utenti muniti di speciali bidoni antiapertura o di specifici box di protezione anti-cinghiale dei bidoni

L’ordinanza prevede anche l’assoluto divieto di fornire alimenti e scarti alimentari ai cinghiali, così come di avvicinarsi alle aree di installazione delle gabbie di cattura e in maniera generale di interferire o condizionare le operazioni di cattura degli animali.

La situazione è stata presa in carico dal Sindaco di Cabras in coordinamento con il Prefetto di Oristano e la sinergica collaborazione operativa di Provincia di Oristano, Agenzia Forestas, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, ASL, Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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