L’attività fisica come medicina per curare il corpo e per superare le barriere della mente. Dopo il successo dello scorso anno, al Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano torna l’Open day dedicato alla pratica sportiva paralimpica.

Tiro con l’arco, tennistavolo, scherma, bocce e perfino vela grazie ad un simulatore realizzato in una palestra adiacente struttura sanitaria del Rimedio: sabato, dalle 9 alle 12.30, chiunque potrà cimentarsi in una delle discipline. «Novità di questa edizione - spiega il direttore sanitario Tomas Dore - sarà la tavola rotonda “I benefici dell’attività sportiva: dalla riabilitazione all’inclusione sociale” alla quale parteciperanno esponenti del mondo istituzionale, riabilitativo, accademico e sportivo».

Sarà l’occasione per illustrare gli obiettivi del percorso intrapreso con il Comitato italiano Paralimpico: da una parte sfruttare i benefici che il movimento offre a livello fisico e mentale, aumentando l’aderenza alle terapie e la motivazione, dall’altra favorire l’inclusione sociale al rientro in comunità, permettendo di continuare lo sport con gli adattamenti provati in struttura grazie al supporto di tecnici e terapiste.

L’appuntamento è aperto a tutti:  ricoverati, ex pazienti o persone con disabilità che vogliano sperimentare una scoccata con l’arco, un affondo di fioretto o la sensazione di trovarsi a vele spiegate tra le onde del mare. 

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