Palpeggiamenti proibiti ai danni di una giovane barista. Adesso Claudio Piras, 39enne originario di Trento, è a processo con l’accusa di violenza sessuale.

Oggi davanti al collegio (presidente Silvia Palmas) è stata sentita come testimone la giovane vittima degli abusi, parte civile con l’avvocata Rossella Oppo. Rispondendo alle domande del pm Valerio Bagattini la ragazza ha ricostruito i due episodi: l’ultimo è accaduto il 30 luglio scorso.

«Stavo uscendo dal bar mentre lui rientrava – ha ricordato – e mentre ci siamo incrociati mi ha palpeggiato il sedere». La giovane ha detto di averlo rimproverato duramente, Piras (difeso dall’avvocata Agnese Fenu) per tutta risposta «disse che era durata meno di dieci secondi quindi dovevo stare zitta».

A quel punto era stato chiesto l’intervento dei carabinieri, la ragazza molto spaventata aveva riferito quanto accaduto e poi ha presentato denuncia. L’altro episodio si era verificato qualche settimana prima: anche in quel caso i due si erano incrociati e Piras avrebbe prima toccato la giovane sul fianco per poi arrivare al sedere. In Aula sono stati sentiti anche il comandante dei carabinieri della stazione Cesare Proietti e il militare intervenuto al bar in quella domenica d’estate. 

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