Reati prescritti, così si chiude il processo per l'appalto della videosorveglianza del Comune di Seneghe.

Prosciolti i tre imputati Antonio Casula, attuale comandante del corpo forestale, e gli imprenditori nuoresi Giovanni Angelo Delogu e Simone Dessena, accusati di turbativa d'asta e frode in pubblica fornitura.

Oggi in Tribunale a Oristano l'ultimo atto di una vicenda che risale a dieci anni fa, quando Casula era commissario straordinario del Comune di Seneghe.

L'inchiesta partì quando i carabinieri chiesero di poter visionare i filmati delle telecamere per far luce sull'incendio di un'auto ma si resero conto che i filmati non c'erano: l'impianto di videosorveglianza non era mai entrato in funzione.

Secondo l'accusa, Casula (assistito dall'avvocato Gianfranco Siuni) avrebbe gonfiato l'importo dell'appalto circa 48mila euro mentre i due imprenditori in accordo tra loro avrebbero in qualche modo pilotato l'esito della gara vinta dall'istituto di vigilanza di Delogu (difeso dall'avvocato Giuseppe Sanna) e Simone Dessena, assistito dall'avvocato Salvatore Porcu, avrebbe partecipato per un'altra ditta presentando un'offerta irregolare. I difensori hanno sempre respinto le accuse in un interminabile processo.

Oggi davanti al giudice Francesco Mameli è stato il pubblico ministero a far rilevare che i reati sono ormai prescritti.
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