Da eterna incompiuta a struttura di pubblica utilità. È questo il futuro per l’ex albergo Laconi che ancora domina l’ingresso del paese con il suo scheletro di calcestruzzo. Dopo tanti anni è stato finalmente ratificato il nuovo progetto per completare l'opera e farne un centro servizi comunitario. L’amministrazione comunale del sindaco Albina Mereu ha approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’ex albergo Laconi, affidandolo a una squadra di quattro ingegneri e tecnici sardi. L’importo complessivo dei lavori è 805mila euro di fondi regionali PIA.

Il progetto prevede il completamento di tutti i profili esterni, la realizzazione della copertura interna, il completamento di tutti gli spazi del piano terra al fine di garantire la piena fruibilità dello stesso nonché la riqualificazione di tutti gli spazi esterni, ovvero il giardino.

«Un importante obiettivo per un’opera che, per quanto inadeguata al contesto paesaggistico e architettonico del nostro paese, non può essere eliminata ma che finalmente verrà completata e potrà essere utilizzata consentendo tra l’altro all’Ente di non perdere le risorse. Confidiamo di riuscire a completare anche il primo piano», precisa il primo cittadino. L’appalto potrebbe essere fatto entro l’inizio dell’estate.

L’edificio in costruzione dal 2006 è l’emblema di una delle tante incompiute della Sardegna. In quell’anno iniziarono i lavori, con l’amministrazione comunale guidata da Salvatore Cubeddu, ma presto furono interrotti per un contenzioso insorto con l’impresa appaltatrice che finì in tribunale. Nel 2018 l’esecutivo dell’allora sindaco Gianni Oggianu rimodulò il progetto per completare l’opera, mentre nel 2020 bandì la gara per individuare i progettisti. Poi sopraggiunse la pandemia e Oggianu terminò il suo mandato. Ora potrebbe essere la volta buona di avere un centro servizi polivalente, e anche di aggregazione sociale per i giovani che tanto lo attendono.

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