Sedilo, sulla lotta alle cavallette il sindaco Pes invita la Regione a non abbassare la guardia
Incontro in collaborazione con Laore: raccomandazione all’assessore Gianfranco SattaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’incubo cavallette potrebbe apparire un fenomeno lontano, ma guai ad abbassare la guardia smantellando la struttura operativa esistente e non prevedendo alcuna risorsa. Lo hanno raccomandato all’assessore all’agricoltura Gianfranco Satta, intervenendo all’incontro promosso dalla Regione in collaborazione con Laore per illustrare il programma della lotta contro l’invasione delle cavallette 2025.
«Oggi si conclude la fase di emergenza riguardante le infestazioni di cavallette grazie alla presentazione di un piano di controllo», ha spiegato l’assessore Satta. «Questo segna un passo importante nella gestione delle problematiche legate a queste infestazioni. Per il 2025 si prevede l’avvio di una fase di transizione, tra la fase emergenziale fitosanitaria assoluta, iniziata nel 2022, e un periodo di controllo e contenimento per gli anni a seguire. Il piano si realizza grazie a un lavoro che vede la partecipazione di enti nazionali, regionali, provinciali, comunali e la popolazione dei territori interessati. Tra le azioni strategiche per il controllo del fenomeno ci sono interventi e trattamenti puntuali demandati per le aree private, ai proprietari dei terreni agricoli, e per le aree pubbliche, a comuni e province».
Ed è proprio su questo aspetto che si sono fatte sentire preoccupate le voci dei sindaci. «La posizione dei Comuni, penso tutti», afferma il sindaco di Sedilo Salvatore Pes, «è che la la Regione si è presa una grossa responsabilità; ovvero, quest'anno le infestazioni acridiche sono tornate alla "situazione di ordinarietà" e di conseguenza non occorre predisporre un piano di Lotta come accaduto negli ultimi tre anni. Tutti ci auguriamo sia veramente così. Mentre la lotta diretta assume carattere di ordinarietà la fase di monitoraggio non lo è. Strano! Si pretende altresì, qualora si verificassero schiuse di ooteche (grillare), l'intervento dei Comuni, delle Province e soprattutto delle aziende agricole. Ma come si può pensare di demandare a coloro che non hanno competenze (Comuni e aziende agricole), risorse umane (Province, Comuni e aziende agricole) e risorse economiche (Province, Comuni e aziende agricole) la lotta alle cavallette già di per se complicata?»
La Provincia di Nuoro e i Comuni hanno già espresso il proprio disappunto durante l'incontro. «Sarebbe auspicabile da parte della Regione avere comunque a disposizione pochi mezzi in grado di fronteggiare gli eventuali focolai», è stato detto. «Altro aspetto importante è che questi anni la giunta regionale (anno 2023), ha impegnato risorse importanti per il comprensorio (circa 30.000 ettari) duramente colpito dalle infestazioni acridiche per un "Piano di Rilancio". Detto piano prevedeva l'erogazione di contributi a Comuni (proprietari di terre a uso civico) ed operatori agricoli per recuperare le terre abbandonate e marginali, potenzialmente lavorabili ergonomicamente, oggi maggiormente suscettibili alle ovide posizioni da parte delle cavallette».
Su quest'ultimo punto, sollevato proprio dal sindaco di Sedilo, l'assessore si è reso disponibile per un confronto. «Aspettiamo», sottolinea Pes, «perché siamo consapevoli del lavoro svolto in questi anni da parte di tutti, Laore in primis. Proprio per questo chiediamo alla Regione di non deporre le armi prima di aver tagliato il traguardo. Le nostre comunità e soprattutto le nostre aziende hanno pagato un prezzo altissimo e meritano rispetto».