A Sedilo, dopo la grande paura di ieri sera, il voto di fede in onore di Santu Antinu è stato sciolto stamattina con un’Ardia perfetta. 

Hanno partecipato come sempre meno cavalieri, ma le emozioni sono rimaste identiche. Quando il condottiero della corsa Mario Meloni  è  arrivato nel retro del santuario al termine dell' ultima velocissima salita da  “Sa Muredda” seguito dalle altre due bandiere Michele Carboni e Costantino  Atzas,  tutti  i cavalieri e le amazzoni  si sono avvicinati per complimentarsi, scaricando con strette di  mano reciproche  la tensione accumulata. Prima di scendere da cavallo Meloni ha ringraziato e salutato tutti. “È andata bene”, si è limitato a dire.

Prima di entrare nel santuario per la messa di ringraziamento l’applauso più  bello l’ha ricevuto quando  ha abbracciato a lungo, commosso, la figlia. Soddisfatti anche Michele Carboni e Costantino Atzas: “Il nostro pensiero è andato ai feriti di ieri - hanno detto - abbiamo corso anche per loro”

La giornata era iniziata con il rituale identico a quello di sempre. Dopo la consegna delle bandiere in piazza San Giovanni, il corteo è arrivato a “Su Frontigheddu”. Qui, pochi minuti di attesa e sa prima pandela si è fiondata a folle andatura   attraversando in un baleno l'arco. La sua superba cavalla  Zaira  si è arrampicata nell’anfiteatro naturale  sino al santuario fra due ali di folla  entusiasta. 

Alle spalle del primo stendardo sono arrivate velocissime le altre due  bandiere in sella a  Tenaghe e Principessa.  I battistrada erano controllati dalle scorte Gian Battista Carboni, Giuseppe Carboni e Fabrizio Delogu, chiamati all’arduo compito di  tenere a bada i  cavalieri.

I giri dispari  attorno  al luogo di culto hanno  sancito poi  il legame forte fra il popolo dell’Ardia e il capocorsa, che ha dovuto faticare non poco per far toccare a tutti il  vessillo. 

Lo scatto  improvviso ha poi reso da brividi anche la discesa fino a “sa Muredda”. In senso orario e antiorario si sono svolti alcuni giri  e al momento giudicato più  propizio, sa prima pandela  ha deciso di risalire nuovamente al galoppo sfrenato sino alla chiesa per la conclusione di una corsa senza sbavature. 

Soddisfazione per questa seconda giornata è stata espressa dal sindaco Salvatore Pes che ha assistito alla corsa davanti al santuario insieme al parroco don Maurizio Demartis e alla presidente della associazione Santu Antinu Annarita Nanu.

«È andato tutto è andato  bene – hanno evidenziato Pes e Nanu - con  la macchina organizzativa e quella della sicurezza che hanno funzionato a dovere contribuendo a  rendere sereno il clima di festa».

 Intanto, dopo l’incidente verificatosi sabato con il coinvolgimento di diversi cavalieri, non destano preoccupazioni le condizioni dei feriti, anche se uno di loro per un trauma cranico grave era stato l trasferito in ospedale con l'elisoccorso. 

I cavalieri  che hanno rimediato qualche frattura ed escoriazioni sono  Lorenzo Manca, Francesco Marceddu, Francesco Sotgiu, Federico Porcu, Gabriele Carta e Antonello Niola. L'addetto alla sicurezza ferito è invece Giampiero Marceddu.

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