Con una preoccupata lettera inviata al commissario dell’Agenzia Laore Gerolamo Solina, all’assessore regionale all’agricoltura Valeria Satta e per conoscenza alla prefettura di Oristano, il sindaco di Sedilo Salvatore Pes lamenta i ritardi accumulati nell’attuazione del piano d’azione di contrasto e contenimento nella lotta alle cavallette e il verificarsi di gran parte delle criticità preannunciate durante i vari incontri.

«A oggi – evidenzia Pes - non appare ancora chiaro quante persone potranno essere impiegate nell’attività di monitoraggio, chi dovrà adottare gli atti necessari per consentire gli ingressi nei terreni privati agli addetti per  attività di disinfestazione, tempi, mezzi di comunicazione e quali disposizioni dovranno essere applicate nei confronti degli allevatori e apicoltori i cui fondi saranno oggetto di trattamento chimico».

Il primo cittadino sottolinea anche una serie di problematiche organizzative e di rimborsi: «È necessario sapere se e quando gli allevatori costretti a rinchiudere il bestiame allevato in aree confinate a causa dei trattamenti avranno qualche forma di ristoro, mangimi e foraggi. Restano stranamente incomprensibili, nonostante i buoni presupposti dell’incontro del 21 febbraio u.s. presso l’Assessorato all’agricoltura, i motivi di esclusione dall’attività di monitoraggio della Protezione Civile Regionale, nel cui organico vanta personale altamente qualificato, dell’Esercito e l’utilizzo a ranghi ridotti degli operatori dell’Agenzia Forestas».

«In tale riunione – aggiunge Pes - si stabilì come data utile per l’avvio del monitoraggio il 15 marzo,  visibilmente in ritardo dalla data prestabilita e ben lontani dalle 185 unità operative garantite durante l’incontro. Come più volte rimarcato negli opportuni tavoli di lavoro, questi eventi oltre ad arrecare ingenti danni alle coltivazioni, arrecano disagi anche di natura sociale nelle aree rurali e nelle zone periurbane e urbane, con le nostre comunità stanche di subire».

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