Scano Montiferro, la compagnia barracellare rischia di scomparire
Il sindaco Flore Motzo si schiera in favore della vigilanza ruralePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Contro il rischio di chiusura delle compagnie barracellari prende posizione con forza il sindaco Antoni Flore Motzo che si schiera in favore del servizio di vigilanza rurale.
Il Disegno di Legge 1314-XIX approvato in Senato, infatti, recita “Abrogazione di atti normativi repubblicani relativi al periodo dal 1861 al 1946” ovvero abroga anche il Regio Decreto n. 403 del 14 luglio 1898 che ha regolamentato l’attività del Barracellato in Sardegna fino ad oggi.
«I barracelli sono la nostra polizia rurale – precisa Flore Motzo. Volontaria, civica, espressione autentica della nostra civiltà contadina e rurale. Un patrimonio importante, attualmente di 6600 persone in Sardegna, che si alimenta di una storia antica, che affonda le proprie radici nelle scolche giudicali e medioevali. Eliminare questo corpo determinerebbe il disastro antropologico, un vero e proprio genocidio culturale e la perdita gravissima e ingiustificata di un prezioso presidio antropico nelle nostre campagne, nelle nostre comunità».
Durante l’incendio del 2021 la presenza costante dei barracelli ha sostenuto e rafforzato il servizio per arginare le fiamme: «senza di loro il nostro paese sarebbe certamente finito male». Un servizio storico: «per noi un orgoglio, il segno di una storia antica che non può, non deve morire. Anche mio bisnonno vi ha prestato servizio, ai primi del ‘900».
La polizia rurale a Scano è stata ricostituita nel 2018, guidata dal capitano Angelo Cadau che coordina il lavoro di 16 barracelli.
Assicura vigilanza e tutela ambientale, sorveglianza sul territorio comunale garantendo prevenzione contro abigeato e l’abbandono dei rifiuti in particolare nelle campagne. Dunque effettua il servizio d’ordine per la pubblica incolumità in occasione di manifestazioni ed eventi pubblici organizzati dal Comune.