Sartiglia e polemiche. Questa volta sono i Gremi di San Giovanni e San Giuseppe a fare un attento esame dei fatti che hanno caratterizzato l’ultima edizione della giostra e a ribadire che "quanto accaduto quest’anno non deve più ripetersi".

I presidenti Andrea Sanna per i falegnami e Mario Perria per i contadini hanno sottolineato che "la riunione congiunta delle assemblee dei due gremi è di per sé un fatto straordinario, un evento di cui non si ha ricordo ma è proprio la gravità di quanto accaduto quest’anno a imporre un’attenta riflessione".

È evidente il momento difficile e delicato che si sta vivendo e i Gremi sentono ancora di più il dovere di salvaguardare la manifestazione.

"I Gremi sono i depositari storici della Sartiglia e come tali devono compiere ogni sforzo per preservarne la tradizione secolare", dicono.

Durante l’incontro i componenti dei due Gremi hanno ribadito le critiche sui controlli esercitati nel corso dell’ultima edizione della giostra: "Controlli inopportuni e intempestivi - è stato detto -. Nessuno discute il diritto di un’Autorità a effettuare i controlli, ma esistono modi e tempi per farlo senza che si incida sulla liturgia della manifestazione, senza che riti secolari vengano compromessi da fattori esterni. L’esasperazione generale prodotta è stata la normale conseguenza della tensione che si è creata nelle fasi salienti della manifestazione e che è stata vissuta come una incomprensibile intromissione capace di snaturare lo storico cerimoniale della Sartiglia".

E ancora: "Occorrono regole chiare e impegni precisi affinché secoli di tradizioni non vadano dispersi per eccesso di zelo. Le norme vanno rispettate, ma c’è il modo di farle osservare senza nuocere all’immagine della Sartiglia e di Oristano".
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