Assolti  l'ex sindaco Emilio Chessa e la sua giunta dall'accusa di diffamazione perché il fatto non costituisce reato. Con questa formula il giudice Marco Mascia, del tribunale di Oristano, assolve da qualsiasi contestazione Chessa e il suo esecutivo, in carica dal 2010 al 2015, con gli assessori Giovanna Pira, Stefano Putzolu e Francesco Serra, quindi il responsabile dell’Ufficio Tecnico Giambattista Beccu, in merito alla vicenda di Casa Fuentes, la futura casa di cura e assistenza per pazienti affetti da autismo.

Erano stati citati in giudizio da Nino Sanna, ex commissario dell’Ipab Carta-Meloni, per diffamazione in riferimento alla determina 105/T dell’ufficio tecnico e alla delibera di giunta 13, entrambe del 2014, concernenti la progettazione dell’erigenda Casa Fuentes.

Secondo Sanna tutta la giunta Chessa lo avrebbe imputato di essere «responsabile della revoca del finanziamento regionale di 600mila euro per la realizzazione di Casa Fuentes, per via del suo comportamento: continuava ad apportare modifiche e integrazioni alla convenzione firmata con il Comune per la concessione di un’area dell’Ipab dove far sorgere la struttura sanitaria, convenzione che precedentemente aveva condiviso».

Già nel 2015 il sostituto procuratore della Repubblica Paolo De Falco chiese l’archiviazione del caso. L’ex commissario Sanna tuttavia aveva impugnato l’archiviazione facendo ricorso, quindi riaprendo il contenzioso. Lunedì scorso, 19 febbraio, la sentenza del giudice Mascia che assolve gli imputati chiudendo definitivamente la questione.

Occorre tornare al 2008, quando furono avviati i lavori di Casa Fuentes, con la demolizione dell’alloggio San Francesco pertinente al collegio Carta-Meloni. Le opere di ricostruzione della struttura vennero interrotte dalla giunta Chessa ai primi del 2009, perché il sindaco diede ascolto a un comitato spontaneo di cittadini che non riteneva idonea l’area per realizzare la struttura sanitaria.

Dopo l’interruzione dei lavori l’esecutivo Chessa richiese ulteriori risorse finanziarie alla Regione per realizzare Casa Fuentes in altra area dell’Ipab. Nacque così un quiproquò tra il Comune e l’ex commissario Sanna, e i nuovi atti amministrativi di spostamento del nuovo edificio non vennero però mai firmati.

Alla fine la struttura Casa Fuentes non ha mai visto la luce in quell’area dell’ex collegio Carta-Meloni, e ancora attende di essere completata nelle ex scuole Medie in località Su Murischeddu, dove è stato terminato solo il primo lotto della struttura, che non ha mai aperto i battenti.

© Riproduzione riservata