L’accensione dei fuochi in occasione della  festa di Sant’Antonio Abate ha di fatto aperto questo pomeriggio  il lungo carnevale bosano 2024. Tutto come da tradizione dove  ai piedi del ponte sul Fiume Temo, con la splendida cornice del Castello Malaspina e delle case di Sa Costa, il  grande falò ha illuminato la città con una ricorrenza popolare che si perde nei secoli. Dopo la sua accessione si sono svolti i tre giri intorno al fuoco in ognuno dei due sensi con il corteo aperto dal parroco.    

In altri comuni dell’Oristanese come Abbasanta, Ghilarza e Norbello, i 18enni hanno festeggiato insieme: «Voi valete molto di più di quello che si possa pensare. Vi auguro un grande futuro perché alle nuove generazioni è stato affidato il compito di renderlo tale», uno dei passaggi più significativi dell’omelia di oggi di padre Paolo Contini nella chiesa di San Palmerio nel corso della celebrazione eucaristica per i ragazzi del 2005.

Fanno tutti parte delle leve dei diciottenni che ogni anno si occupano anche dell'accensione della tradizionale tuva nei loro paesi. Un momento importante che insieme ai ragazzi ha unito anche le loro famiglie e c'è stato anche qualche attimo di commozione, per via di quel passaggio naturale che porta alla maggiore età con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono.

E’ stata anche l’occasione per confermare i propositi che da qualche anno vogliono le tre leve unite nella Santa Messa per la festa di Sant'Antonio Abate, che si tiene da due anni alternativamente nei tre paesi. Al termine i ragazzi, indossando le diverse felpe colorate, hanno effettuato la foto di gruppo insieme al parroco con l’augurio di buona festa per tutti.

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