Santa Giusta, pescatori in rivolta: «Eliminati senza un perché dal piano di interventi della Regione»
Lo stagno escluso dal Piano finalizzato alla tutela e salvaguardia dei compendi itticiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo problemi legati al ricambio dell'acqua, a causa della manutenzione che non avviene da anni. Ora a Santa Giusta c’è aria di rivolta.
Due giorni fa la Giunta regionale ha approvato un importante Piano di interventi finalizzato alla tutela e alla salvaguardia dei compendi ittici lagunari dell’Oristanese. Il Piano prevede la delega al Consorzio di Bonifica per l'esecuzione degli interventi in tutti i compendi tranne che a Santa Giusta. Ecco perché ora gli operatori protestano e non poco.
«Per quale motivo siamo stati esclusi? - si chiede il presidente del Consorzio Pesca Emanuele Cossu - Siamo stati messi alla porta senza un perché. Eppure i problemi ci sono anche nei nostri canali. Siamo già al lavoro per inviare alla Regione una nota con la richiesta di spiegazioni. Ieri abbiamo incontrato le associazioni di categoria per affrontare anche questo problema. Capisco che in altre zone c’è l’urgenza, ma eliminarci del tutto dal Piano di interventi non è accettabile».
Sulla situazione del compendio di Santa Giusta poche settimane fa è intervenuta anche la provincia, dopo aver effettuato il monitoraggio in tutti i compendi dell'Oristanese.
«I canali di collegamento con gli stagni di Pauli Majori e Pauli Figu - aveva detto l’amministrazione straordinario Battista Ghisu - sono in sofferenza a causa dell’assenza del normale ricambio idrico che compromette l’equilibrio di queste zone umide».
Per i pescatori quindi un problema che si aggiunge a quello delle griglie. Nella pescheria di Pesaria, dove nel 2023, grazie a un milione di euro finanziato dalla Regione nell’ambito della Programmazione territoriale, sono stati realizzati i lavori di ristrutturazione che i pescatori hanno atteso per 30 anni, le griglie in acciaio che dovevano servire da sbarramento si sono usurate fin da subito. È da mesi che i pescatori chiedono un intervento per risolvere questo problema ma ancora nulla.
I fori delle griglie hanno raggiunto ormai i dieci centimetri e il novellame, ma anche il pesce adulto pronto per essere messo in commercio, inizia a dirigersi verso il mare.
Per i pescatori di Santa Giusta l’inizio di un vero dramma.